“Abbiamo perso 2 figli per colpa dello Stato”, dicono i genitori di Alice Scagni uccisa dal fratello

Non si danno pace i genitori di Alice Scagni, la giovane mamma uccisa nove mesi fa a Genova dal fratello Alberto.

La mamma e il papà si trovano a vivere un doppio dramma: essere genitori, al tempo stesso, della vittima e dell’assassino.

Omicidio Alice Scagni
Alice Scagni/ archivio web-Leggilo

A 9 mesi dalla nostra tragedia in cui abbiamo perso due figli noi non ci rassegniamo a non avere verità e giustizia“- sono queste le parole di Antonella Zarri, la mamma di Alice Scagni, uccisa a 34 anni lo scorso 2 maggio a Genova. A togliere la vita ad Alice è stato Alberto Scagni, suo fratello. La madre, insieme al marito e padre di Alice e Alberto, non si rassegna alla chiusura delle indagini e continua a ribadire che la tragedia che ha stravolto la sua famiglia poteva essere evitata se Forze Forze dell’Ordine e servizi sociali avessero ascoltato le loro richieste d’aiuto. “Che Alberto ad oggi è considerato giuridicamente parzialmente incapace di intendere e volere questo dice la legge. Noi siamo le parti danneggiate e il nostro legale, l’avvocato Anselmo, non può chiedere documentazione. Non possiamo ascoltare tutte le nostre telefonate fatte al 112. Dallo Stato non abbiamo avuto protezione“. Anche il marito della donna ha ribadito di aver chiamato il 112 il giorno in cui la figlia è stata uccisa dal fratello convinto di avere aiuto dallo Stato. L’uomo sostiene che il 112 – chiamato dai genitori di Alice per denunciare che l’altro figlio era pericoloso e che la 34enne era in pericolo- ha trovato un sacco di scuse, che era festa quel giorno, di andare il giorno successivo a fare denuncia in commissariato.

L’omicidio di Alice Scagni

Omicidio Alice Scagni
Alice e Alberto Scagni/ archivio web-Leggilo

Alice Scagni, mamma di 34 anni, è stata uccisa dal fratello Alberto con 19 coltellate all’inizio di maggio 2022. Tra i due i rapporti sarebbero stati molto tesi. L’omicidio si è consumato dopo una serie di minacce via telefono. Nel gennaio del 2022 uno specialista aveva riconosciuto che Alberto Scagni era affetto da disturbi psichiatrici. La scorsa settimana la Procura di Genova ha chiuso le indagini sul caso: la conclusione a cui era arrivata il pubblico ministero Paola Crispo è che quello di Alice Scagni fu un omicidio premeditato e con crudeltà. All’assassino il pm ha contestato anche il porto abusivo di armi: un coltello lungo 14 centimetri infilato in un sacchetto.

 

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