A Belluno un uomo di 64 anni è stato trovato morto nella propria abitazione. A fare la tragica scoperta è stato il parroco del paese.
All’anagrafe era registrato come Tiziano Conti ma tutti lo conoscevano come il “conte di Belluno”. Aveva 64 anni.
L’uomo è stato trovato senza vita nella sua abitazione ai Casoni , a Belluno. Da quanto emerso sarebbe stato un infarto ad uccidere Tiziano Conti, 64 anni bellunese di Orzes, detto “il Conte“. A trovare il corpo senza vita di Conti è stato il parroco di Orzes, don Giorgio Soccol, che non vedendo il 64enne passare in canonica, come faceva ogni giorno, è andato a trovarlo a casa e lì ha trovato l’uomo morto. “Il Conte” era steso a terra ormai privo di vita e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Viveva in una casa senza finestre e porte e il freddo di questi giorni potrebbe aver influito causando il malore che lo ha stroncato. Infatti in questi giorni nel Bellunese le temperature sono scese fino a meno 10 gradi.
Don Soccol attendeva Tiziano in parrocchia: ci passava ogni giorno per un aiuto, una parola. Era regolare e puntuale nelle sue uscite quotidiane. L’abitazione di famiglia di Conti, che non aveva mai voluto lasciare nonostante i ripetuti tentativi delle persone della rete sociale che gli stavano attorno e lo seguivano, era senza infissi, senza riscaldamento, praticamente non era abitabile. Sul posto sono accorsi anche i Carabinieri della Compagnia di Belluno, per escludere eventuali responsabilità di terzi. Ma è stato subito chiaro che si era trattato di una morte naturale. Così i militari, in contatto con il magistrato di turno, hanno dato via libera alla rimozione della salma che è stata portata all’obitorio del San Martino. Non si sa se Conti, che da anni viveva in stato di indigenza, ed aveva un amministratore di sostegno per le poche entrate che riceveva ogni mese, avesse ancora dei parenti. La notizia della scomparsa del Conte si è diffusa subito sui social. Decine di commenti sotto il post dell’ex consigliere comunale Fabio Bristot Rufus. Quest’ultimo sui social ha commentato così la disgrazia:”Gli ultimi, che almeno la morte darà loro quella dignità che, forse, non siamo riusciti a dare noi in vita“. Di recente anche una donna di 87 anni è morta di freddo: non poteva più permettersi i riscaldamenti in casa.
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