Un giovane panettiere torinese ha deciso di iniziare a produrre pane con la farina di grilli. Le reazioni sono state contrastanti.
Il panettiere torinese è finito nel mirino degli utenti social per il suo pane realizzato con la farina di grilli. Sono volati insulti e persino minacce. Ma non mancano nemmeno le persone entusiaste della novità.
La farina dei grilli è entrata ufficialmente nei banchi dei supermercati da qualche settimana. E di fronte ad una maggioranza della popolazione che resiste indignata di fronte a questa novità, c’è chi, di contro, scorge nuove possibilità. Sarà forse per l’entusiasmo dovuto alla giovane età ma Enrico Murdocco – panettiere torinese poco più che trentenne – ha deciso di produrre pane proprio con la farina di grilli. La pagnotta a lievitazione naturale realizzata dall’artigiano ha suscitato parecchie reazioni ma non proprio di entusiasmo. Anzi. Murdocco è stato sommerso da insulti e persino da qualche minaccia sui social. Il giovane panettiere – intervistato dal Corriere della sera- ha commentato così la vicenda: “Francamente non capisco neppure tutte queste prese di posizioni. Dietro a una farina di grillo io non ci vedo altro che un aspetto culturale. Ci sono dei paesi inorriditi all’idea che noi mangiamo carne di vacca, eppure non c’è tutta questa bagarre”. In effetti per chi ha scelto un’alimentazione vegana anche mangiare carne di mucca o di maiale o di agnello non è cosa buona e giusta. Tuttavia alimentazione è anche cultura di in paese e nella cultura Occidentale e, specificamente italiana, l’idea di mangiare insetti fa rabbrividire.
Pane a 20 euro al chilo
Da “che schifo” a “spazzatura”, molti sono stati i commenti poco felici rivolti all’opera di Murdocco. Ancora a Torino il pane realizzato con la farina di insetti non è arrivato, ma la prossima settimana l’artigiano organizzerà un evento di degustazione, per cui sono già moltissime le richieste. Come si sa, è arrivata l’autorizzazione da parte della comunità europea per poter commercializzare questo prodotto che ha origine in Vietnam. Si tratta di una farina ottenuta da grilli essiccati. La prima azienda italiana immettere questa farina nel mercato nazionale è la Italian Cricket Farm. Tra l’altro hanno sede a Scalenghe, nel Torinese. L’artigiano ha spiegato: “Mi piaceva l’idea di iniziare a lavorarci per avere una ricetta bilanciata ed essere pronti al mercato. Abbiamo cercato di riprodurre un pane abbastanza simile a quello della nostra tradizione. Anche questo è ottenuto con lievito madre, crosta e mollica restano molto simili ai nostri”. E i prezzi? Almeno in partenza il costo del pane di grillo non sarà proprio economico: circa 20 euro al chilo. Diventerà un prodotto di punta? Chi può dirlo.