Sta facendo molto discutere il caso di uno stupratore che, dopo essersi dichiarato transgender, è stato mandato in un carcere femminile per scontare la pena.
La questione della differenza tra sesso biologico e genere sociale non è nata certo ieri con le bandiere arcobaleno. Ne parlava già la filosofa Simone de Beauvoir nel 1949. Tuttavia qui c’è in gioco la sicurezza di altre donne visti i precedenti del transgender.
È la storia del 31enne Adam Graham, che ha violentato una donna a Clydebank, West Dunbartonshire, nel 2016, e un’altra a Drumchapel, Glasgow, nel 2019, reati per i quali è stato condannato. Oltre a questi due orribili crimini commessi, la storia viene resa ancora più agghiacciante da questo fatto: lo stupratore si è dichiarato transgender e ha avviato un percorso di riassegnazione di genere, infatti ora si fa chiamare Isla Bryson. Appreso questo j giudici dell’Alta corte di Gaslow hanno deciso di spedire lo stupratore presso il carcere femminile di Cornton Vale a Stirling. Tuttavia è stato precisato che la transgender non sarà detenuta insieme alle altre donne. Bryson era apparsa per la prima volta sul banco degli imputati nel luglio 2019 come Adam Graham: l’anno successivo aveva comunicato ai giurati di aver preso la decisione di cambiare genere. Sandy Brindley, amministratore delegato di Rape Crisis Scotland, ritiene che sia la prima volta che una donna trans viene condannata per stupro di donne in Scozia. Ha dichiarato in merito: “Se qualcuno è stato condannato per un grave reato sessuale, non dovrebbe essere detenuto con la popolazione femminile in generale“. In seguito alla polemica che si è generata in tutto il Paese, il capo del governo scozzese ha deciso di revocare il carcere femminile e, quindi, Bryson andrà in un istituto di detenzione per soli uomini.
In Scozia, grazie ad una legge approvata di recente, è più facile cambiare genere rispetto al passato. Il Parlamento di Edimburgo ha infatti approvato un sistema di “autoidentificazione” per le persone che desiderano cambiare il proprio genere dal punto di vista legale. Le nuove regole abbassano a 16 anni l’età in cui le persone possono richiedere un certificato di riconoscimento di genere. Viene inoltre eliminata la necessità di una diagnosi medica. Le nuove regole facilitano la procedura: basterà aver cambiato genere – non sesso biologico tramite operazione chirurgica ma solo genere – da almeno tre mesi e, a partire dai 16 anni di età, si avrà il riconoscimento della nuova identità. Prima erano necessari almeno due anni. La celebre scrittrice Jk Rowling ha contestato la legge “gender free” del Parlamento scozzese. Secondo l’ideatrice di Harry Potter e una parte del mondo femminista, infatti, non ci sono garanzie sufficienti per proteggere le donne e le ragazze da uomini “predatori” che potrebbero cercare di cambiare il loro genere per ottenere l’accesso a strutture frequentate da donne per poterne poi abusare. Di recente Papa Francesco è tornato sul tema dell’omosessualità con parole che hanno confermato le sue posizioni in merito.
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