Tragedia alla stazione Termini di Roma. Un uomo di 48 anni è morto sul colpo dopo essere stato travolto da un treno.
La Polizia è già al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Soprattutto ci sarà da capire se si è trattato veramente di una fatalità come si tenderebbe a supporre o se sia stato, invece, un gesto volontario.
Dalle prime informazioni emerse, si sa che la vittima aveva 48 anni. La tragedia è avvenuta il 26 gennaio alla stazione Termini, il principale snodo ferroviario della Capitale. Secondo le informazioni apprese erano circa le ore 22 e il treno stava per transitare in stazione al binario 9, quando il convoglio lo ha travolto. Il macchinista non è riuscito a fermarsi in tempo. La scena è avvenuta davanti agli occhi dei passeggeri che si trovavano in stazione, in attesa di prendere il treno. Non c’è stato nulla da fare per evitare che l’uomo finisse sotto al treno. Ricevuta la segnalazione, sul posto è subito intervenuta la Polizia ferroviaria, che ha svolto i rilievi scientifici, ascoltato le persone presenti che hanno assistito all’investimento. Al momento gli agenti stanno indagando per ricostruire la dinamica esatta della tragedia.
L’ipotesi più accreditata al momento è che si sia tratto di un incidente, si tenderebbe – almeno per ora – ad escludere l’ipotesi del gesto volontario finalizzato al suicidio. Dalle testimonianze dei presenti, pare infatti che la vittima stesse cercando di recuperare la sua valigia, che era rimasta incastrata inavvertitamente tra i binari. Presente il personale sanitario del 118, che non ha potuto fare altro che constare il decesso del 48enne. Gli agenti per ricostruire quanto successo con esattezza hanno anche acquisito le immagini riprese dalle telecamere di video sorveglianza presenti in stazione, che dovrebbero aver immortalato l’impatto. Solo quattro giorni si era verificato un altro incidente ferroviario a Roma. Nel pomeriggio di lunedì scorso 23 gennaio un treno aveva travolto persona tra le stazioni Termini e Tuscolana. In quel frangente, fortunatamente, il soggetto investito non è deceduto ma è rimasto solo ferito. Questa volta, invece, per il 48enne non c’è stato nulla da fare come non c’è stato niente da fare per le due sorelle Giulia e Alessia travolte e uccise da un treno alla stazione di Riccione.
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