Il Santo Padre torna su un tema ampiamente dibattuto non solo in politica ma anche all’interno della Chiesa: l’omosessualità.
Le posizioni di Papa Francesco in merito all’omosessualità si sono sempre discostate dalle posizioni dei suoi predecessori e della CEI.
Il Pontefice, senza indugi, ha dichiarato: “Essere omosessuali non è un crimine”. Fin qui nulla di nuovo: per lo Stato italiano essere omosessuali non rappresenta certo un reato. Questo nessuno mai lo ha messo in dubbio. Ma Bergoglio nei suoi primi dieci anni di pontificato più volte ha ribadito le sue importanti aperture verso il mondo omosessuale. Il Papa ha bollato come “ingiuste” le leggi che in alcuni Paesi – come la Russia di Vladimir Putin- criminalizzano l’omosessualità. Non solo: Papa Francesco ha definito peccato le posizioni dei vescovi che sostengono le leggi contro di essa. E ha invitato tali vescovi ad intraprendere un percorso di conversione. “Dio è Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli. E lo stile di Dio è vicinanza, misericordia e tenerezza. Non giudizio ed emarginazione. Dio si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e ad ognuno di loro. Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre. L’amore non divide, ma unisce”- le parole del capo della Chiesa. Parole che non sorprendono: il Papa, tempo fa, ha rimosso dall’incarico un Vescovo che era contrario alla benedizione delle coppie omosessuali.
Nell’estate del 2022 l’Associated press, aveva ipotizzato come imminenti le sue dimissioni ma Papa Francesco ha smentito ogni scenario del genere: “Sono in buona salute. Per la mia età, è normale. Potrei morire domani, questo non lo si controlla. Non mi è neanche venuto in mente di scrivere un testamento”. Bergoglio ha ricordato anche l’operazione al colon subita nel luglio 2021 e ha spiegato di aver curato con la magnetoterapia una piccola frattura al ginocchio destro causata da una caduta.
Infine, il Papa su Benedetto XVI ha detto: ” Ho perso un papà. Per me era una sicurezza. Quando c’era un dubbio, chiedevo la macchina e andavo al Monastero a domandargli. Ho perso un bravo compagno”. Francesco ha ribadito di non avere intenzione di regolamentare lo status del Papa emerito perché è convinto che sia necessario farlo con maggiore esperienza. Se si dimettesse, non si farebbe chiamare Papa emerito, ma vescovo emerito di Roma e andrebbe a vivere in una casa per preti in pensione della diocesi di Roma.
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