Emergono elementi inquietanti sulla morte delle due donne, madre e figlia, trovate morte in un appartamento del quartiere Monte Mario a Roma.
Le due vittime, Luana Costantini di 54 anni e sua madre, Elena Bruselles di 83, sono state trovate senza vita nel loro appartamento di Monte Mario. Quando i corpi sono stati rinvenuti le due donne erano morte già da diverso tempo.
Come siano morte resta ancora da chiarire e solo gli esami autoptici potranno rivelare le ragioni di questo duplice decesso. Tuttavia sta prendendo piede la pista della setta satanica. Quando il 19 gennaio la Polizia è entrata nell’appartamento di via Giulio Salvadori, in zona Monte Mario a Roma, ha trovato parecchi oggetti strani: candelotti, tuniche, messaggi satanici e tavole per riti spiritici. In avanzato stato di decomposizione, giaceva il corpo mummificato di Elena Bruselles, di 83 anni, e il cadavere più recente di Luana Costantini, sua figlia, di 54 anni. A chiamare la Polizia era stato l’altro figlio, allertato dai vicini di casa che da giorni sentivano un odore terribile provenire dalla casa delle due donne. Dai primi rilievi pare che l’83enne fosse morta da almeno un mese, la figlia da circa cinque giorni. Non sono stati riscontrati segni di violenza sui cadaveri e nell’appartamento non c’erano segni di effrazione.
Quando gli agenti sono arrivati mancava il terzo inquilino: Paolo Rosafio, nome d’arte Shekhinà Shekhinà, santone pugliese e compagno di Luana Costantini che viveva con le due donne. Di lui non si hanno notizie da prima di Natale. Gli inquirenti lo stanno cercando anche se per il momento non è indagato. Rosafio condivideva con Luana Costantini la passione per l’occulto e l’appartenenza alla setta satanica Cubytrix, di cui Shekhinà Shekhinà era il fondatore. Attivo anche su Facebook, questo gruppo sponsorizza online corsi di magia e di tantra nero, e mette in vendita tavole ouija, strumenti usati nel corso delle sedute spiritiche per le comunicazioni medianiche.
Attorno al triangolo formato da Brusselles, Costantini e Rosafio ruotava una quarta figura: uno sciamano molto amico della coppia. L’uomo ha raccontato “Mi hanno ospitato in casa loro per un anno. Quando ha saputo della morte delle donne ho pensato: alla fine è successo“. Lo sciamano ha spiegato che Luana Costantini aveva perso il senno dopo un rito di evocazione dei morti che avevano fatto insieme la notte di Halloween: “Abbiamo aperto un passaggio col mondo dei defunti, da quel giorno Luana è cambiata. Non mangiava, si contorceva, batteva i denti con furia“– ha raccontato l’uomo il quale si dice piuttosto certo di come siano andate le cose: “Ha prelevato la pensione della madre e ha chiamato uno spacciatore, pippando cocaina fino al crollo”. Qualche settimana fa, sempre a Roma, un’altra coppia formata da madre e figlia sono state trovate senza vita nel loro appartamento.
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