Il creatore di “Milano Segreta” – una pagina social piuttosto seguita da meneghini ma anche turisti – ha pubblicato uno scontrino che ha sollevato diverse polemiche.
Lo scontrino questa volta ha suscitato polemiche per il prezzo ritenuto troppo basso. Infatti quella cifra ha fatto dubitare dell’onestà dell’autore del post.
Quattro euro e 80 centesimi per un cappuccino e una brioche nel ristorante di Cracco, in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Questo è lo scontrino diventato virale dopo che una celebre pagina social – Milano Segreta – lo ha pubblicato per fare notare come fare colazione in galleria costi meno che in Autogrill. “Questo è il risultato di quello che ho pagato facendo colazione da Cracco in Galleria, con una brioche che te la ricordi tutta la vita, stoviglie d’argento e porcellana. Che se state ad ascoltare i cretini che fanno post sensazionalistici lamentandosi di prezzi esorbitanti, che si mettono seduti, serviti e riveriti in galleria, state freschi. Praticamente la colazione all’autogrill costa di più”– si legge nel post sulla pagina Facebook.
Un post del genere non poteva non sollevare polemiche e scatenare i followers della pagina che è molto seguita da chi vuole conoscere nuovi posti a Milano. Alcuni hanno semplicemente commentato che per una colazione quella cifra è comunque eccessiva. Altri hanno addirittura insinuato che lo scontrino fosse falso. La polemica è stata così accesa che Milano Segreta, a un giorno di distanza, ha pubblicato un altro post sul tema: “Da 24 ore va avanti la tiritera che ho pubblicato uno scontrino falso, migliaia di commenti che pubblico ‘fake’, che non è fotografato bene, che da Cracco in Galleria impossibile prendere cappuccino e brioche a poco più di 4 euro. Uno fa informazione e vedono complotti ovunque. Fate passare la voglia”– ha concluso l’autore del post. In effetti è la prima volta che uno scontrino solleva polemiche in quanto troppo basso. Negli scorsi mesi ci siamo abituati a scontrini da incubo con cifre assurde anche solo per consumare due caffè al banco. Lo stesso chef Carlo Cracco è stato ampiamente criticato di recente per il prezzo del suo cenone di Capodanno: 500 euro a testa senza acqua né bevande.
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