In una pizzeria in cui lavorano solo ragazzi e ragazze con lo spettro dell’autismo, alcuni clienti sono fuggiti senza pagare.
La pizzeria in questione è PizzAut e si trova alle porte di Milano, a Cassina de’ Pecchi. È nata qualche anno fa proprio per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con l’autismo: persone con un enorme potenziale ma spesso discriminate.
La pizzeria è quasi sempre piena. E, forse approfittando della confusione, qualche sera fa alcuni clienti sono andati via senza pagare il conto. E ai ragazzi di Pizzaut non è rimasto altro che prenderne atto con amarezza. E così Nico Acampora, il fondatore del progetto, ha raccontato l’accaduto sui social, rivolgendo un appello e sperando che quel messaggio arrivasse ai destinatari. “Chiudiamo il ristorante e chiudiamo la cassa con un po’ di amara sorpresa…sorpresa perchè ci accorgiamo che le persone del tavolo 12 sono andate via senza pagare il conto. Sono sicuro che deve essere successo qualcosa di importante e serio per avervi fatto “scappare” via, spero niente di grave…ma potevate almeno avvisarci. Sono sicuro che domani tornerete a trovarci, per raccontarci cosa è successo e per saldare il Vostro conto. Sarò forse ingenuo…ma io vi aspetto” – le parole di Acampora. Soldi necessari non solo in senso pratico e pragmatico ma anche e soprattutto per non fare sentire mortificati quei ragazzi che in questo lavoro stanno mettendo tutti se se stessi.
I clienti sono tornati a pagare
Parole che, fortunatamente, hanno prodotto il risultato sperato. Infatti il giorno seguente quei medesimi clienti sono tornati, si sono scusati e hanno pagato quanto dovuto. E hanno anche regalato dei cioccolatini ai ragazzi. A raccontare quanto accaduto è stato sempre Nico Acampora sui social. L’uomo ha spiegato: “Pochi minuti fa sono passati a trovarmi le 4 persone che erano sedute al Tavolo 12 e che l’altro ieri sono andate via senza saldare il conto. Sono venuti tutte e 4…2 coppie. Mi hanno spiegato di un grande equivoco in cui ciascuna delle coppie pensava che l’altra avesse pagato per entrambe. Erano mortificati e si sono resi conto dell’errore solo quando hanno letto il post sulla pagina Facebook di PizzAut, che abitualmente seguono“. Se i clienti abbiano detto la verità oppure no non lo sapremo mai ma, in fondo, tutto ciò che conta è che abbiano capito il loro errore e siano tornati indietro per rimediare. In tanti dopo il post pubblicato da Acampora in seguito all’accaduto, si erano offerti di pagare la cena rimasta senza saldo manifestando affetto e solidarietà vero questo bellissimo progetto a favore di chi è affetto da autismo.