Un bambino di 6 anni è stato trovato in fin di vita per strada a Ventimiglia, in provincia di Imperia. Al contrario di quanto si pensava, non si è trattato di un incidente.
Di primo acchito tutti hanno pensato ad un’auto pirata fuggita dopo aver travolto e quasi ucciso il piccolo. La verità emersa nelle ultime ore è ancora più sconcertante.
Nelle ultime ore, infatti, si è costituito il compagno della nonna, 75 anni, di fatto il nonno acquisito del bambino. L’uomo- compagno della nonna del bambino trovato agonizzante in via Gallardi, a Ventimiglia- si è presentato al commissariato di Polizia e ha raccontato agli inquirenti di aver picchiato il piccolo in casa in quanto infastidito dai suoi comportamenti e di averlo poi rincorso nel cortile di via Gallardi, dietro l’abitazione della nonna paterna, dove il bimbo poi sarebbe caduto rimanendo gravemente ferito. Affermazioni che hanno fatto scattare subito la sua iscrizione nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di lesioni gravissime. L’uomo, tuttavia, resta a piede libero perché contro di lui al momento la Procura di Imperia non ha disposto alcuna misura cautelare, non riscontrando il pericolo di fuga né di reiterazione del reato.
La confessione del nonno
Le affermazioni del pensionato dovranno ora passare al vaglio degli inquirenti perché sono ancora tanti i punti interrogativi che pendono su questa tremenda vicenda. Gli inquirenti al momento stanno vagliando tute le precedenti dichiarazioni rilasciate dopo i fatti e riascoltando i testimoni, compresa la nonna del bimbo. In un primo tempo, infatti, sia la nonna del bambino sia il suo compagno avevano parlato di una fantomatica auto pirata di cui però gli inquirenti non hanno trovato alcuna traccia. I filmati delle telecamere infatti non hanno mostrato alcuna auto in fuga. I due avevano spiegato di aver perso di vista il bambino solo per qualche minuto. Ma sono finiti indagati entrambi. Dopo essere stato trovato per strada in fin di vita, il piccolo era stato trasferito con l’elisoccorso all’ospedale Gaslini di Genova dove è stato sottoposto anche ad un delicato intervento chirurgico e ricoverato in coma farmacologico. Oltre alla frattura scomposta al braccio, il bimbo ha riportato lesioni a milza, polmoni e la frattura di otto vertebre. “Se è vero che ha fatto questo, deve marcire. Non riesco a darmi pace. Non posso sopportare che al mio bambino sia stato fatto tutto questo. Ha avuto anche la faccia di venirmi a dirmi in ospedale ‘forza’! Devi marcire lentamente. Dove hai trovato il coraggio di commettere un gesto simile, se questa è la verità! Figlio mio, sto lottando con tutto me stesso per te, per i tuoi diritti, per la tua dignità” – ha scritto sui social il padre del bambino. Proprio la vigilia di Natale, a Foggia, un bambino di 8 anni è stato ucciso sotto gli occhi dei genitori.