Tragedia alle porte di Milano. Una donna è deceduta il giorno di Natale dopo essere stata travolta da una limousine, un modello tipico su cui si organizzano feste. La vittima si trovava sulle strisce pedonali quando è stata investita.
Il sinistro si è verificato a Nerviano, in provincia di Milano. Il 23 dicembre la donna, insieme alla figlia, era stata investita dall’auto di lusso, una di quelle vetture che si noleggiano solitamente per organizzare le feste. Due giorni dopo il decesso.
La vittima aveva 48 anni. È stata investita da una limousine – uno di quei modelli che solitamente si affittano per fare feste a bordo – mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali con la figlia, una bambina di 11 anni. L’incidente è avvenuto venerdì 23 dicembre quando sulla statale del Sempione che attraversa il paese è avvenuto l’impatto: madre e figlia stavano attraversando la strada camminando sulle strisce pedonali dopo aver fatto la spesa. L’autista alla guida della limousine – un uomo di 61 anni – non si è accorto di loro e le ha travolte. Madre e figlia sono cadute a terra. La figlia non ha accusato malesseri né riportato danni. La mamma, invece – Magatte Sow, di anni 48 – ha riportato danni più gravi: da una prima diagnosi le è stata diagnosticata una lesione vertebrale. Dopo essere stata medicata il 23 dicembre, è ritornata a casa.
Il decesso improvviso il giorno di Natale
Sembrava che si fosse risolto tutto ma, purtroppo, non era così. La mattina di Natale infatti la 48enne ha iniziato a sentire dei forti dolori ed è stata colpita da un malore. Inutili ogni tentativo di soccorso: nonostante il tempestivo intervento dei sanitari per la donna non c’è stato più nulla da fare se non constatarne il decesso. Da quanto emerso pare che il decesso sia stato provocato proprio da quell’incidente avuto due giorni prima: troppo gravi le conseguenze riportate dopo l’impatto con la limousine. Ora i Carabinieri di Legnano – Varese- hanno aperto un’indagine per far luce su quanto accaduto: sia per capire l’esatta dinamica dell’incidente sia per chiarire le condizioni di salute della donna durante le dimissioni dall’ospedale. Sarà da appurare, infatti, se quando i medici del nosocomio in cui la donna fu visitata dopo l’incidente, l’abbiano visitata in modo approfondito e adeguato prima di rimandarla a casa. Anche a Treviso, recentemente, una donna di 46 anni, Antonella Caputo, è morta sotto gli occhi del marito dopo essere stata travolta da un’auto sulle strisce pedonali.