Mamma di tre figli uccisa dal marito mentre una delle figlie era in casa. Giovanna Frino si sarebbe potuta salvare se qualcuno fosse intervenuto.
La tragedia si è consumata in un appartamento di Apricena, in provincia di Foggia. Da tempo la coppia litigava in modo piuttosto acceso ma nessuno dei vicini ha mai bussato a quella porta per controllare che la donna e i figli stessero bene.
Omertà, indifferenza: anche questo ha contribuito alla morte di Giovanna Frino, la 44enne uccisa dal marito ad Apricena, nel Foggiano. La sorella Angela, in un post sui social, si è scagliata contro i vicini di casa: “Sentivate le urla di quel mostro e non avete fatto nulla, potevate salvare Giovanna. Mi rivolgo a tutte le persone che sentivano ogni giorno quel mostro urlare contro mia sorella: invece di farvi i fatti vostri, sarebbe bastata una chiamata ai Carabinieri per salvare la vita a Giovanna. Spero che la coscienza non vi dia pace per il resto della vita”. Giovanna, originaria di Cerignola, lo scorso 16 dicembre è stata uccisa in casa dal compagno Angelo Di Lella, ex guardia giurata. L’uomo – mentre una delle figlie si trovava in casa – ha puntato un’arma da fuoco contro la compagna e l’ha uccisa con quattro colpi al torace. Secondo quanto emerge dalle indagini, la coppia era in crisi da diverso tempo. Giovanna aveva infatti deciso di lasciare Di Lella e di trasferirsi con le tre figlie a Cerignola dai suoi familiari. Le amiche della vittima dichiarato che negli ultimi tempi Giovanna era finita in un vortice di discussioni continue e liti con il marito il quale non si rassegnava alla fine della loro relazione.
La figlia era in casa
Nella mattinata del 16 dicembre, forse poco dopo un litigio, l’uomo si è avvicinato a lei e le ha sparato quattro colpi di pistola al torace. La 44enne è deceduta sul colpo. Il suo corpo è rimasto sul pavimento della cucina fino a quando non sono intervenuti i Carabinieri che hanno convinto l’assassino a uscire dall’appartamento.
Al momento della tragedia era in casa anche la figlia minore della coppia, una ragazzina di 17 anni a cui il padre, fortunatamente, non ha fatto nulla. La ragazza, quel giorno non era andata a scuola a causa dell’influenza e si trovava nella sua camera da letto quando Di Lella ha puntato l’arma contro la moglie. L’adolescente è stata affidata alle cure delle Forze dell’Ordine che l’hanno fatta uscire dall’appartamento subito dopo l’accaduto. Di recente anche a Padova un ragazzo di 19 anni, Simone Ponzoni, è morto perché, pur chiedendo aiuto, nessuno dei vicini di casa gli ha aperto la porta