I medici l’avevano data già per morta e volevano staccare la spina. Ma la giovane, all’improvviso, si è svegliata dal coma.
A volte anche i medici più esperti possono sbagliare. Ed è stato così nel caso di una giovane donna di 26 anni che tutti davano già per spacciata. I dottori volevano staccare la spina ma lei si è svegliata dal coma all’improvviso.
La ragazza era finita in coma dopo essere stata centrata in pieno da un carrello delle montagne russe lanciato a 70 chilometri orari mentre stava cercando di recuperare il cellulare che le era caduto. Nonostante tutte le misure di sicurezza, la 26enne era riuscita a spingersi oltre il limite consentito, dove passano i carrelli della giostra a tutta velocità. La tragedia è avvenuta nel giro di un attimo ma la giovane ha rischiato davvero molto. Questa storia, conclusasi fortunatamente bene, è avvenuta in Australia. Lo scorso 25 settembre, la 26enne Shylah Rodden era stata centrata da un carrello delle montagne russe allestite al Royal Melbourne Show. Quando l’equipaggio dell’ambulanza è arrivato, i soccorritori hanno subito pensato che la 26enne fosse ormai spacciata. Invece, nonostante le lesioni gravissime, è sopravvissuta.
All’improvviso si sveglia dal coma
Sopravvissuta ma ridotta in fin di vita. Shylah per settimane è rimasta in coma farmacologico e i medici del Royal Melbourne Hospital non credevano che ce l’avrebbe fatta. E, invece, quando i genitori cominciavano a perdere ogni speranza, è arrivata la chiamata dall’ospedale: “Shylah si è svegliata!”. I dottori hanno spiegato che la ragazza non è più in pericolo di vita, ma bisognerà attendere ancora diversi mesi prima di capire quali saranno le conseguenze al cervello. È la dimostrazione che, a volte, anche i migliori professionisti possono commettere un errore di valutazione. E, proprio a causa di un tremendo errore di valutazione commesso dai medici, a Palermo ha perso la vita una giovane mamma di appena 34 anni, Valeria Lembo. La donna, dopo aver scoperto di essere affetta da una rara forma tumorale, si è sottoposta ad un trattamento di chemioterapia. Per un errore le è stata somministrata una dose killer di chemio, dieci volte superiore a quella prescritta e la giovane madre è deceduta.