Un altro episodio di femminicidio nella nostra nazione: un uomo di 59 anni uccide la moglie a coltellate a Milano poi chiama i figli confessando l’omicidio.
Un matrimonio molto lungo, discussioni continue e quattro figli cresciuti insieme. Questi tre fattori messi insieme raccontano una parte di storia di Wafaa Charakoua e suo marito Bouchaib Sidki. Ad oggi però il terribile epilogo: l’uomo di origini marocchine, dopo l’ennesima litigata, ha sferrato una decina di coltellate alla moglie, uccidendola sul colpo. Subito dopo chiama i figli, confessando l’orribile atto.
La scena si verificata mercoledì in tarda mattinata, verso le 12.30 circa, in una delle case popolari che affollano via Lope de Vega, alla Barona, presso Milano. La donna lavorava come addetta alle pulizie presso alcuni uffici della zona. Tornata a casa però sarebbero volati insulti e minacce con il marito: solo l’autopsia disposta dalla Procura di Milano stabilirà quante coltellate sono state inflitte alla marocchina.
Femminicidio a Milano, la chiamata verso i figli
Una volta terminato il femminicidio, Bouchaib Sidki, con cittadinanza italiana ed al momento senza un lavoro, avrebbe preso il cellulare per dare l’allarme ai figli. Il presunto killer e la vittima ne avevano quattro: una ragazza maggiorenne che risiede all’estero e un 13enne, una 17enne e un 23enne, che vivevano con la coppia proprio nell’appartamento teatro dell’omicidio.
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Al cellulare con il più grande dei ragazzi, che in quel momento era al lavoro mentre i fratelli erano a scuola, il 59enne avrebbe confessato il femminicidio. Tanto che il giovane avrebbe chiesto a un amico che vive in zona di andare a controllare cosa fosse successo. Poco dopo sono arrivati anche i Carabinieri sul posto ed il 118. Il soccorso dei medici però ovviamente non ha portati frutti positivi: la donna era morta già da tempo.
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Quando il ragazzo è arrivato nella casa di via Lope de Vega, però, il presunto killer non c’era già più. Dopo aver telefonato al 112 per raccontare di aver appena ammazzato la moglie, è uscito e si è incamminato in viale Liguria, dove ha incrociato una pattuglia del Radiomobile: lui stesso ha fermato i militari e si è auto accusato dell’omicidio.