La moglie del sindaco scrive su FB “Ricordati che hai un figlio di un anno”

La moglie del sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, ha postato sul profilo del marito una frase che ha fatto il giro del web: “Quando hai finito di fare serata, ricordati che hai un figlio di un anno!”. Il post è stato rimosso poche ore dopo.

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Daniele Sinibaldi e la sua consorte (foto da La Repubblica.it)

Ormai con l’interconnessione che abbiamo grazie ai social, gli affari privati delle famiglie diventano pubblici: è ciò che è successo al sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, avvertito dalla consorte con un post pubblico su Facebook di rincasare dato che si era fatto troppo tardi.

A quanto pare, la notte scorsa, il primo cittadino di Rieti è uscito con i suoi amici a fare baldoria. Alle 3 di mattina però ancora non era tornato a casa. Così la sua consorte ha pensato bene di scrivere sulla sua bacheca un post che recitava “Quando hai finito di fare serata, magari se hai un attimo puoi provare a richiamarmi considerando che sono da sola a casa con un bambino di un anno!”.

La moglie del sindaco scrive su FB “Ricordati che hai un figlio di un anno”

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La piattaforma dove è stato reso pubblico il post (Canva)

Non è bastato cancellare il post: lo screenshot fatto dagli utenti del web ha fatto il giro d’Italia. La frase riportata in precedenza infatti era stata scritta alle 3 di notte per poi essere stata rimosso dal profilo del sindaco alle 6 di mattina. Il dibattito domenicale è stato proprio monopolizzato da questo simpatico siparietto familiare.

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Ma chi è Daniele Sinibaldi? Nato il 24 aprile 1986,ad oggi ha 36 anni ed è il sindaco di Rieti. Politico italiano affiliato al partito di centrodestra Fratelli d’Italia, ha ricoperto diversi incarichi durante il mandato del sindaco uscente Antonio Cicchetti. Era già stato al centro delle polemiche qualche mese fa, sempre per colpa dei social.

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Il primo cittadino di Rieti infatti aveva postato il quadro “L’isola dei morti”, l’opera preferita da Adolf Hitler. Inoltre in occasione della commemorazione dei giovani neofascisti morti nella strage di Acca Larenzia, Sinibaldi avrebbe commentato: “Lunga vita ai sogni”.

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