Le strade di Roma sono pericolosissime: nella notte tra venerdì e sabato una ragazza uccide un operaio pugliese di 31 anni investendolo con la macchina.
Sembrano numeri derivanti dalle stime di una guerra eppure stiamo parlando di morti stradali: la mobilità in macchina causa circa 9 vittime al giorno. Il periodo dell’anno più tetro, come riporta sicurisullastrada.it, è sicuramente Agosto con una media di 350 vittime mensili, ossia 2,2 morti ogni 100 sinistri.
A tutti questi dati va ad aggiungersi il caso avvenuto nella notte tra venerdì sera e sabato notte sulla via Aurelia Sud, nella zona di Roma, più precisamente presso Civitavecchia. Un operaio pugliese di 31anni è stato investito mentre era in sella alla sua bici da una ragazza che ha pensato bene di fuggire. I sensi di colpa però ha morsicato internamente la donna in questione che il giorno dopo si è costituita ai carabinieri di Civitavecchia.
Per Marco Totaro, operaio pugliese di 31 anni, non c’è stato nulla da fare: nemmeno la corsa disperata in ambulanza e successivamente in ospedale è riuscita a cambiare le sorti della sua vita. L’uomo tornava a casa in bicicletta dal suo lavoro che svolgeva a Civitavecchia presso una ditta del posto. A bordo della Fiat Panda che lo ha investito c’era una ragazza di 33 anni residente a Santa Marinella.
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La donna ora è accusata di omicidio stradale ed omissione di soccorso in quanto dopo l’urto con il ciclista è fuggita senza prestare aiuto all’uomo. Sicuramente sarà subentrata la paura per l’incidente e per quell’uomo disteso sulla strada. Poi i sensi di colpa: la trentatreenne si è costituita presso la stazione dei Carabinieri di Civitavecchia raccontando l’andamento dei fatti.
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Ora passa tutto in mano ai Carabinieri che dovranno ricostruire tutto ciò che è successo in quel tremendo venerdì sera. Sicuramente giocherà un ruolo decisivo in tutto ciò la costituzione della donna: non vi sono infatti altri testimoni della scena.