Arriva la denuncia di una donna che tramite i social ha dichiarato di aver pagato due sacchetti di caramelle per i propri figli ben 54 euro. Il fatto è avvenuto in una bancarella natalizia in Galles
Un fatto davvero inconsueto quello avvenuto presso una delle bancarelle natalizie della catena Winter Wonderland, a un evento annuale di Cardiff. Una donna ha pagato due sacchetti di caramelle comprate ai suoi figli, durante una fiera, ben 54 euro. Una richiesta economica troppo sproporzionata in relazione alla quantità acquistata. Parliamo di 47 sterline, corrispondenti a circa 54 euro, per soli due sacchetti di caramelle.
La donna, appena notato che effettivamente qualcosa non tornava, con uno sguardo di sfuggita si è lasciata intenerire dagli occhi speranzosi dei suoi due figli e, a quel punto, ha concluso la transazione in fretta, tra una maledizione e un ghigno amaro. Non lascia dubbi a questo proposito lo sfogo della mamma affidato ai suoi account social: “Le due buste non erano nemmeno piene a metà”. Il suo post su Facebook ha raccolto i commenti di decine di utenti che hanno raccontato di aver avuto la medesima esperienza.
Una reazione da … “signora”
L’immagine soprastante rappresenta l’acquisto della donna (uno dei due sacchetti comprati) pagato più o meno allo stesso prezzo dell’oro. La donna ha raccontato di aver raggiunto il parco a tema natalizio lo scorso sabato e, mai si sarebbe aspettata un trattamento del genere.
Leggi anche: Cellulari in classe addio, il Ministro ha deciso di vietarli
C’è da dire che alla fine la vicenda è arrivata sul tavolo della Great British Fudge Company, azienda produttrice delle caramelle “incriminate”. Tramite le parole del portavoce, la compagnia stessa ha fatto sapere di aver contattato la signora per offrirle un rimborso completo. L’azienda inoltre sa di aver creato un precedete scomodo, oltre ad essere un fatto che da un immagine negativa agli occhi dei poteziali e attuali clienti.
Leggi anche: Bari: una ragazzina si toglie la vita a soli 13 anni
Ma se fosse questo l’obiettivo?. Far parlare di se, non conta se in negativo o positivo e, vedere se alla fine della fiera (sarebbe meglio dire alla fine delle festività) i loro prodotti avranno subito un aumento delle vendite. Un azione di marketing che sempre più spesso vediamo mettere in pratica da moltissime compagnie.