Donna malata di cancro perde il lavoro e arriva lo sfratto, Nicoletta non riesce nemmeno a preparare gli scatoloni.
Nicoletta è una malata oncologica e infatti tutti i problemi sono iniziati proprio da questo, quando qualche anno fa è stata operata di tumore, da lì in poi sono nate molte complicazioni in seguito alla sua malattia ha anche perso il lavoro.
Da quando si è ammalata e ha perso il lavoro infatti non è più riuscita a trovarne un altro prima erano lei e sua madre e l’anziana signora aveva una pensione sociale di circa 600 €, poi dopo la malattia non ce la facevano a sostenere le spese, in quanto erano molte tra bollette, affitto, medicinali e visite mediche.
Una donna malata di cancro è in difficoltà, dopo aver perso il lavoro arriva lo sfratto e gli scatoloni da fare
Nicoletta svolgeva una vita normale aveva un lavoro e viveva con sua madre, le due donne erano in affitto poi è arrivata la malattia, Nicoletta si è ammalata di cancro e qualche tempo dopo sua madre è morta, in seguito alla malattia la donna ha perso anche il lavoro e non è più riuscita a trovarne un altro. Adesso a distanza di anni sono sorte anche altre patologie conseguenti al tumore, infatti le è stata riconosciuta anche un’invalidità che le permette di ottenere una pensione di circa 300 €, è questo quello con cui dovrebbe vivere la donna.
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Un altro problema che è emerso nel tempo è anche quello che alla fine i proprietari di casa le hanno comunicato lo sfratto dicendole che aveva due settimane per lasciare l’abitazione. Alla porta della sua casa sono arrivati anche i carabinieri per sfruttarla in maniera poco elegante. Quello della donna è un appello disperato, ha bisogno d’aiuto e purtroppo non sembrano esserci case popolari disponibili, avrebbe fatto domanda già qualche anno fa. Quello che chiede ai padroni di casa è di avere almeno un altro mese di tempo per organizzarsi, da sola non ce la fa sistemare tutto e non è in grado nemmeno di spostare e sistemare gli scatoloni, è davvero molto debole.
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Inoltre se i carabinieri torneranno a bussare alla sua porta e la manderanno via e Nicoletta a quel punto non saprebbe davvero dove andare, grazie all’intervento di alcuni sindacati e di Luca Blasi assessore al municipio terzo, lo sfratto è stato rimandato di un paio di mesi tuttavia il problema dell’emergenza abitativa rimane e rimangono anche i problemi che devastano la vita di Nicoletta.