Tutte le aziende poste sul suolo italiano avranno la possibilità di accedere alla rateizzazione su luce e gas. Questo è Aiuti quater. La bozza del nuovo decreto è già pronta
L’inflazione che sta irrompendo a livello mondiale sta costringendo molte aziende a riformulare il proprio modus operandi per rimanere in linea di galleggiamento e non sprofondare. Se in questo contesto inseriamo un’altra causa dell’aumento dei prezzi, ovvero la volatilità del costo del gas, la situazione per molte imprese si fa preoccupante. In questo senso un aiuto viene dato direttamente da un decreto governativo; il provvedimento è introdotto dal decreto Aiuti quater, dello scorso 11 novembre 2022, che vuol provare ad arginare gli aumenti che attanagliano le imprese da inizio 2022.
Ovviamente esistono delle condizioni affinché la rateizzazione possa essere fruibile. Ricordiamo infatti che di una bozza del decreto si tratta. Bisogna andare più a fondo nella questione per vedere effettivamente a chi e in quali casi sarà concesso spalmare il costo della bolletta secondo il decreto di Giorgia Meloni.
Il provvedimento nel dettaglio
Come precisato dalla premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa dell’11 novembre, le imprese avranno la possibilità di rateizzare il pagamento della componente energetica, ovvero le bollette di luce e gas. Attenendoci alla bozza di decreto è accessibile un massimo di 36 rate per i consumi relativi al periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023.
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C’è da dire che non tutte le aziende però potranno accedere alla garanzia. Difatti, solo le imprese che non hanno approvato la “distribuzione di dividendi” o il riacquisto di azioni negli anni per i quali è richiesta la rateizzazione, potranno pagare l’energia rateizzandola. Se non si dovessero pagare due rate consecutive, l’azienda perderà l’agevolazione e dovrà versare, tutto assieme, l’importo residuo che è tenuta a pagare.
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Per richiederlo basterà fare domanda secondo una procedura che sarà delineata da un decreto del ministero dello Sviluppo economico. Sarà opportuno quindi aspettare la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. All’interno, della stessa, il testo del decreto chiarirà ogni minimo particolare dando indicazioni sempre più precise sul come e sul chi può usufruire del provvedimento.