Il tema del Reddito di Cittadinanza ha diviso gli italiani in due fazioni ben delineate: c’è chi pensa che sia servito per migliorare le condizioni umanitarie e chi crede il contrario. Ci sono poi persone che percepiscono tale sussidio lavorando; ecco come.
Il Reddito di Cittadinanza ha fatto la sua prima comparsa nell’Aprile del 2019, sotto il governo Conte I. Da lì in poi le polemiche su questo sussidio si sono moltiplicate esponenzialmente: c’è infatti chi crede che sia un modo per aumentare l’astensionismo dal lavoro e chi invece che sia un decoroso aiuto per coloro che non riescono a vivere dignitosamente.
Dando un’occhiata però oltre le Alpi, possiamo vedere come il Reddito di Cittadinanza funzioni bene. In Spagna ad esempio viene fornito a tutti i cittadini che lo richiedano in modo che ognuno possa scegliere l’esistenza che vuole vivere (lavorando e guadagnando di più oppure possedendo meno ma faticando anche meno). Anche in Germania questo sistema funziona benissimo. Il problema italiano infatti sorge dalle persone che percepiscono il sostegno lavorando; ecco come riescono nell’impresa.
Reddito di Cittadinanza, chi lavora percependolo (e può farlo)
La questione è stata sollevata ultimamente dal presidente dell’INPS Tridico. Percepiscono infatti il Reddito di Cittadinanza i seguenti individui ad oggi:
- il 65% dei percettori sono anziani, minori o disabili e quindi soggetti che non possono essere ricollocati nel mondo del lavoro
- il 20% dei percettori ha già un lavoro ma è sottopagato e non riesce ad arrivare a fine mese
- il 15% dei percettori non lavora e usa il reddito come unico introito mensile
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Tridico quindi non si ritiene in accordo con le idee del nuovo capo di governo Giorgia Meloni, la quale vorrebbe eliminare tale sussidio entro il 2023. Spiega infatti il presidente dell’INPS che bisognerebbe agire nella fascia del 20%, ovvero dove i lavoratori sono sottopagati e non riescono a vivere una vita dignitosa senza l’aiuto del Reddito. Ovviamente per Tridico, tale sussidio non dovrebbe essere tolto per la fascia del 65% dove risiedono invalidi, anziani e minori, ossia persone che non possono entrare nel mondo del lavoro.
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Il dibattito è ancora aperto ma a breve si deciderà che cosa fare con il Reddito di Cittadinanza: buttarlo nel cestino direttamente o mantenerlo cambiando alcune regole?