Le rivalutazioni delle pensioni che avranno avvio da Gennaio del 2023 faranno contente moltissime persone: non sono state mai così alte dal lontano 1980!
Da Gennaio inizieranno a farsi vedere i primi effetti del governo Meloni sul nostro paese: saranno infatti in arrivo le rivalutazioni delle pensioni portando aumentati a moltissime persone. I dati parlano chiaro: non si vedevano somme così alte dal lontano 1980. Il via libera è stato dato dal ministro dell’Economia Giorgietti ampliando l’adeguamento fino al 7,3%.
Questa maxi-rivalutazione però dobbiamo ricordare che è provvisoria in quanto è stata stimata in base all’impennata vertiginosa dell’inflazione in questo momento storico. Evidenziamo inoltre che la leader di Fratelli d’Italia desidererebbe rinnovare il sistema pensionistico in Italia ma tutto ciò non avverrà prima del 2024 poiché ora come ora ci sono problemi più grandi da affrontare, come per l’appunto l’inflazione o il caro bollette.
Pensioni, mai così alte da 40 anni: ecco chi festeggia
A usufruire in forma piena dell’indicizzazione saranno i titolari di assegni fino a 4 volte il minimo Inps, che è di 525,38 euro mensili. Ma come aumenteranno effettivamente queste pensioni?
- + 38 euro mensili per le pensioni minime
- + 75 euro mensili per le pensioni con valore massimo di 1000 euro
- + 100 euro mensili per le pensioni con valore massimo di 2000 euro
- +111 euro mensili per le pensioni con valore massimo di 2500 euro lordi
- + 150 euro mensili per le pensioni con valore massimo di 4000 euro lordi.
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Per coloro che superano la soglia dei 4000 euro lordi, l’aumento sarà comunque di 150 euro. Si tratta dunque di una maxi-rivalutazione pensionistica che farà impiegare allo Stato uno sforzo abbastanza faticoso. Ma da dove arriveranno i fondi per stanziare tali aumenti? Questa è la domanda che si fa maggiormente spazio tra le fila dell’opposizione.
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Ovviamente per il riscatto di questi aumenti non servirà nessun procedimento a carico del titolare. Infatti i fondi verranno versati direttamente sulla mensilità pensionistica. Da una parte c’è chi è felice di tali aumenti, dall’altra chi è abbastanza dubbioso nella comprensione dello stanziamento dei liquidi. Chi avrà ragione? Solo il tempo potrà dircelo.