Come è già noto da diverso tempo, il governo Meloni vuole revisionare il Reddito di Cittadinanza. Ma in quali modalità? Si pensa ad una funzionalità di accompagnamento verso gli anni della pensione.
Pensioni e Reddito di Cittadinanza: escludendo la preoccupazione ed i discorsi sul caro bollette, questi sono i due temi maggiormente portati sul banco di lavoro dal governo Meloni. La nuova premier italiana ha già reso noto da tempo che desidera modificare il Reddito di Cittadinanza per “smuovere i cittadini dai divani”.
Ma come farà? La nuova idea del leader di Fratelli d’Italia sarebbe quella di trasformare il Reddito di Cittadinanza in una sorta di accompagnamento verso la pensione. Gli over 60 che hanno perso il lavoro o comunque si trovano in situazioni difficoltose potrebbero richiedere questo sostegno finché non verrà accreditata e certificata la prima pensione.
Reddito di Cittadinanza come anticipo delle Pensione: cosa sta accadendo
Ora come ora, per richiedere il Reddito di Cittadinanza bisogna riversare in una delle seguenti condizioni:
- essere titolare di protezione internazionale
- essere cittadino italiano o dell’Unione Europea
- essere cittadino di paesi terzi ma con regolare permesso di soggiorno attestato
È inoltre necessario essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due devono essere certificati in maniera continuativa.
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Per quanto riguarda le condizioni economiche invece:
- si deve possedere un ISEE inferiore ai 9360 euro
- si deve avere un patrimonio immobiliare (sia in Italia che all’estero) inferiore ai 30.000 euro
- si deve possedere un patrimonio mobiliare inferiore ai 6000 euro
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Tutte queste regole sappiamo bene che non piacciono alla Meloni e sicuramente cambieranno a breve? Ma come? L’intenzione, come già detto in precedenza è quella di mantenere il sussidio concedendolo però solamente a persone di età abbastanza avanzata che versano in precarie condizioni prima di ricevere la prima pensione. Con buone probabilità dunque i nuovi requisiti saranno i seguenti:
- persone non occupate con età superiore ai 60 anni
- persone con disabilità
- famiglie con minori a carico che non riescono a mantenere uno stile di vita dignitoso