A stretto giro con l’insediamento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, la senatrice a vita Liliana Segre esprime i suoi timori.
Liliana Segre, ospite nel salotto di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, sulle reti RAI, non nasconde le sue perplessità. Addirittura, a suo avviso, alcuni fatti storici potrebbero scomparire dai libri scolastici.
La senatrice, sopravvissuta ai campi di concentramento, alla deportazione degli ebrei, teme che in un futuro neanche troppo lontano non si avrà più memoria delle atrocità che lei e tanti altri hanno subito. Durante la trasmissione Che Tempo che Fa, ha asserito: “Sono una delle ultimissime al mondo e con pessimismo e realismo dico che la Shoah sarà trattata in un rigo nei libri di storia, poi non ci sarà più neanche quello”. Segre spiega che addirittura nella sua stessa famiglia, in quegli anni, si insinuò il fascismo: il fratello di suo padre, infatti, era un fascista convinto che si sposò in camicia nera per tener fede alla sua ideologia. Tuttavia, dopo aver visto tutta la famiglia sterminata dai nazisti, si pentì amaramente della sua adesione alla politica di Benito Mussolini.
Essendosi da pochissimo insediato il nuovo Governo di Centrodestra guidato da Giorgia Meloni, la senatrice Segre non poteva non esprimere il suo parere. Meloni è stata più volte associata alla figura di Mussolini. “Ho molto rispetto per la Costituzione, è una guida che tutti dovrebbero avere. Il popolo italiano è andato alle urne e ha scelto. Sarebbe facile trovare 45 motivi per i quali essere preoccupata ma da laica vorrei stare a vedere” – le parole di Segre. In effetti nessuno, a rigore di logica, può valutare l’operato di un Governo – scelto dal popolo con regolari elezioni- a due giorni da giuramento. Prima di parlare -bene o male- dell’ agito di un Esecutivo- di Destra o di Sinistra che sia, non fa differenza – è indispensabile lasciarlo agire. Solo a posteriori si possono avanzare critiche o elogi. Decisamente non ottimista Liliana Segre per quanto riguarda il conflitto tra Russia e Ucraina. Sulla questione la senatrice a vita si era già espressa mesi fa asserendo che restare imparziali e non sostenere senza indugi il popolo ucraino sarebbe una colpa.