Una bambina molestata sessualmente dallo zio. La madre della piccola sapeva tutto ma ha preferito tacere e non ha denunciato.
Una bambina ha raccontato al suo terapeuta di essere stata molestata dallo zio materno. A quanto pare la mamma – sorella minore dell’uomo – sapeva tutto ma non ha voluto denunciare il fratello.
L’orrore è andato in scena a Roma. L’uomo avrebbe molestato sessualmente della nipote tredicenne. Sulla vicenda stanno indagando gli agenti del distretto Ponte Milvio, coordinati dalla Procura dei Minori. Al vaglio c’è anche la posizione della madre della minore, sorella minore dell’uomo che – da quanto emerso – sarebbe stata al corrente delle violenze subite dalla figlia ma avrebbe preferito tacere e non denunciare il fratello. La donna si è giustificata spiegando che non voleva rovinare gli equilibri familiari. La bambina ha raccontato delle violenze subite durante una seduta di psicoterapia e la denuncia è arrivata sul tavolo dei poliziotti e del pm.
Secondo quanto ricostruito finora i fatti risalirebbero all’estate del 2021, quando la 13enne ha trascorso del tempo con lo zio materno. Trovandosi da sola con lui, l’uomo avrebbe tentato un approccio fisico con lei. Come è emerso dal racconto fatto dalla giovane le avrebbe toccato le gambe in diverse occasioni, fino ad arrivare a toccarla nelle parti intime. La bambina, ovviamente sconvolta per l’accaduto, ha provato a chiedere aiuto in famiglia, ma le persone più vicine a lei hanno minimizzato le sue parole non dandole troppo credito. Per fortuna l’adolescente è stata, invece, ascoltata e creduta da una psicoterapeuta la quale udito il suo racconto ha chiamato subito la Polizia. Convocata la madre della minore in Commissariato, la donna non ha negato di essere a conoscenza dei fatti ma ha spiegato agli agenti di non aver denunciato per non creare problemi in famiglia e di aver mandato la figlia da una psicologa proprio per potergliene parlare. Le indagini sono ancora: spetterà agli investigatori far luce sulle singole responsabilità di chi ha commesso i presunti abusi e di chi, pur essendone a conoscenza, non ha denunciato. Purtroppo non sempre i genitori tutelano adeguatamente i propri figli. Talvolta diventano addirittura i loro aguzzini. In provincia di Palermo, ad esempio, una ragazzina di 15 anni, per mesi, è stata costretta dalla mamma a prostituirsi.
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