Il Consiglio europeo entra anche tra le mura domestiche e dà indicazioni ai genitori su come educare i propri figli.
I castighi, le punizioni -ovviamente non fisiche – sono ritenute obsolete e diseducative dagli esperti che, a breve, pubblicheranno un opuscolo con le indicazioni per le famiglie.
Qualche castigo, da piccolo, ce lo siamo presi più o meno tutti. E, tutto sommato, male non ha fatto stare chiusi qualche pomeriggio in camera a riflettere sulle marachelle combinate. Tuttavia il Consiglio europeo non è d’accordo e ha pensato, dunque, di far scrivere a un gruppo di esperti un opuscolo nel quale si suggerisce ai genitori come comportarsi in caso di malefatte di un figlio piccolo. Secondo il Consiglio d’Europa, infatti, chiudere un bambino in una stanza per punizione – fosse anche solo per dieci minuti – sarebbe “violenza educativa”. Pertanto la fatidica frase: “Vai nella tua stanza” – che da bambini ci siamo sentiti dire abbastanza spesso – verrà rielaborata dagli esperti del Consiglio europeo i quali daranno consigli alle mamme e ai papà sui metodi educativi ritenuti più adeguati.
In un opuscolo per sostenere la cosiddetta genitorialità positiva , l’organizzazione aveva precedentemente scritto che era bene reagire ad un comportamento scorretto del bambino con spiegazioni e, solo se davvero necessario, punizioni non violente. Soddisfatta StopVeo – una delle associazioni che hanno fatto pressione sul Consiglio d’Europa – che ritiene il rimprovero e l’ordine di chiudersi nella propria stanza, inadatto a risolvere le situazioni conflittuali tra genitori e figli. Ma segue dibattito. Del resto il Consiglio d’Europa per l’infanzia, ha da tempo messo alla berlina le punizioni corporali, tipo il classico schiaffo, ma anche i semplici castighi. “Le punizioni senza violenza fisica possono essere ugualmente dannose. Come lo hanno dimostrato degli studi del Consiglio d’Europa, la violenza psicologica, che consiste, per esempio, nel minacciare o ridicolizzare o spaventare il bambino, pone gravi problemi di salute in Europa. I bambini sono inoltre danneggiati dal clima di violenza tra i genitori. La migliore soluzione, è che i governi forniscano assistenza ai genitori per aiutarli a reagire in modo appropriato” – hanno puntualizzato dall’Europa.
Tuttavia non tutti sono d’accordo. Secondo la psicologa Caroline Goldman questo totale rifiuto dei castighi promuoverebbe una insana orizzontalità tra genitori e figli Se i genitori vengono messi sulla stesso piano, i bambini perdono ogni punto di riferimento, ogni figura autorevole in grado di guidarli. Gli effetti di un’educazione troppo permissiva possono ripercuotersi anche in ambito scolastico. E’ di questi giorni la notizia di un professore picchiato dai familiari di un’alunna a cui il docente aveva dato una nota perché disturbava durante la lezione.