Lavoratori, ecco chi può prendere il nuovo bonus da 150 euro: i dettagli su questa nuova cifra assegnata una tantum a sostegno dei lavoratori.
In attesa dell’insediamento del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, leader dell’attuale primo partito Fratelli d’Italia, continuano i bonus emanati dall’esecutivo Draghi a sostegno dei lavoratori.
Dopo il bonus di 200 euro degli scorsi mesi, è pronto ad arrivare in busta paga anche un nuovo aiuto di 150 euro, sempre una tantum, destinato ai lavoratori; ecco chi può riceverlo e tutti i dettagli a riguardo.
Lavoratori, ecco chi può prendere il nuovo bonus da 150 euro: i dettagli
Come riporta il sito Proiezioni di Borsa, questa nuova misura di sostegno ricalca in grande parte la struttura già vista col bonus di 200 euro erogato nei mesi precedenti; a variare è solamente la platea di beneficiari, oltre ovviamente all’importo.
Questo bonus è rivolto infatti ai lavoratori che, a novembre, risulteranno avere una retribuzione imponibile non superiore a 1.538 euro; i soldi, come già successo a luglio, arriveranno direttamente sulla busta paga di novembre.
Come riportato, servirà una dichiarazione del beneficiario in cui attesterà di non ricevere il Bonus per altra via; l’agevolazione non contribuisce a formare reddito, né comunque è cedibile, sequestrabile o pignorabile.
A riceverlo saranno dunque i lavoratori dipendenti, compresi anche i domestici; in aggiunta, tra la platea di beneficiari troviamo anche i percettori di novembre della NASPI o DIS-COLL, chi percepisce la disoccupazione agricola, i co.co.co., dottorandi e assegnisti di ricerca con contratti attivi e iscritti alla Gestione separata INPS.
La platea di beneficiari si chiude poi con tutti quei lavorati che hanno già beneficiato di una delle indennità previste dal decreto Sostegni e del seguente decreto Sostegni Bis.
Per quanto riguarda gli autonomi e gli iscritti all’INPS o le Casse di previdenza private invece, avrà anche avendo fatto richiesta i 150 euro in aggiunta ai 200 euro precedenti, che per questa categoria sono stati assegnati in ritardo. Il parametro in cui bisogna rientrare è comunque un reddito complessivo 2021 fino a 20mila euro.