Qualcuno vorrebbe dare al presidente ucraino il Nobel per la pace. Ma Zelensky sembra tutt’altro che disposto a intavolare trattative che pongano fine alla guerra con la Russia.
Il premier ucraino Volodymyr Zelensky è al primo posto nella lista dei possibili vincitori del premio Nobel per la Pace. Il suo nome è stato proposto da un gruppo di leader europei. Tuttavia Zelensky non sembra propenso ad intavolare trattative di pace come, invece, gli è stato suggerito dal Santo Padre in un recente appello.
Zelensky rivolgendosi alla popolazione russa, non ha esitato ad intimare: “Abbandonate Putin o sarete uccisi uno ad uno”. Bambini, anziani, padri e madri di famiglia, persone che si sono trovate in guerra da un giorno all’altro senza averne colpa. Ma per il presidente ucraino nessun distinguo. Del resto, qualche settimana fa, aveva chiesto all’Italia di bloccare l’accesso al paese a chiunque avese cittadinanza russa, anche a chi non compariva nella lista dei sanzionati. Salvo poi affittare la sua villa di Forte dei Marmi ad una donna nata nell’ex Unione Sovietica. Quel che è certo – secondo le analisi degli esperti – è che l’Italia ormai si trova in uno stato di guerra senza essere pronta ad essere in un’economia di guerra. Quindi rischiamo di pagare conseguenze che nemmeno possiamo immaginare. Il caro bollette potrebbe essere solo l’inizio.
Papa Francesco, qualche giorno fa, ha lanciato un appello: mettere fine al conflitto bellico tra Ucraina e Russia. La guerra è un errore e un orrore e deve finire, come ha ribadito il Pontefice. La maggior parte della stampa italiana ha riportato questa frase: “Il Papa ha detto: Putin si deve fermare”. Ma il Santo Padre ha pure detto che Zelensky deve ragionevolmente avviare un percorso di trattativa. . Le parole del Papa tengono conto delle differenze tra i valori Cristiani e i propositi bellici che stanno spingendo il premier ucraino a minacciare i russi di fare piazza pulita della popolazione se non abbandoneranno in fretta il loro presidente. Gli Stati Uniti, la Norvegia, l’Olanda e altri stati hanno già deciso che sui costi dell’energia faranno per conto proprio a cominciare dalla Germania. LItalia, invece, è rimasta intrappolata e rischia di perdere molto più di quanto possiamo immaginare. La fine della guerra ci sarà ma non deve significare né la fine dell’Ucraina né la fine della Russia perché – ricordiamo – ci sono civili, uomini e donne, che non hanno scelto di trovarsi in mezzo a tutta questa assurda situazione