Da rockstar del giornalismo a profeta sventurato è stato un passo. La profezia del giornalista Andrea Scanzi su Giorgia Meloni sembrerebbe non essersi avverata.
I nemici di Giorgia Meloni crescono di ora in ora. Dopo la sua vittoria -con il 26% dei consensi – il mondo dello spettacolo si è scatenato. Il giornalista Andrea Scanzi, invece, già nel 2017 attaccava la leader di Fratelli d’Italia.
È diventato virale nelle ultime ore un video che risale al 2017. All’epoca Scanzi predisse il peggio a Meloni, addirittura sostenne che senza Forza Italia lei e il suo partito sarebbero spariti. “Senza Berlusconi, Giorgia Meloni non va da nessuna parte. Che fa senza Berlusconi? Prende il 5 per cento? E che ci fa?”– le parole del giornalista 48enne durante una puntata di Otto e Mezzo su La7. In quella medesima puntata era presente un studio anche Meloni la quale, semplicemente, chiese a Scanzi chi gli dava tanta sicurezza nel pensare che il suo partito non avrebbe superato il 5%. Certo cinque anni fa Fratelli d’Italia era il fanalino di coda della coalizione di Centrodestra ma la sua leader era determinata a cambiare le cose restando fedele ai suoi valori.
Scanzi aveva proseguito argomentando che la leader di Fratelli d’Italia diceva solo bugie sui suoi consensi: “I numeri che racconti sono sondaggi, che prende il 30 per cento? Non faccia come Alfano che diceva ‘prendo il 10 per cento’ e poi ha preso il 3 per cento. I numeri sono quelli“. A chiudere il botta e risposta, l’analisi della leader di FdI, che assume ancora più valore oggi: “Magari prendo l’1%, magari prendo il 10% o il 20%, questo lo decidono gli italiani”. E, a cinque anni di distanza, gli italiani hanno deciso e Fratelli d’Italia ha trionfato. In cinque anni Giorgia Meloni ha portato Fratelli d’Italia ad essere il primo partito del paese e il primo partito della coalizione di Centrodestra. Sorte un po’ diversa per l’ex leader dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio che, con la sua lista Impegno Civico, non ha superato lo 0,6%. L’ex Ministro degli Esteri, dopo anni, è fuori dal Parlamento. Andrea Scanzi non ci aveva visto molto lungo.