Dalla Capitale arriva una storia che lascia l’amaro in bocca sulla situazione lavorativa odierna.
Un locale di lusso di Roma ha proposto ad un giovane un contratto full time per 450 euro al mese. I titolari sono rimasti anche stupiti di fronte al suo rifiuto.
Il ragazzo -un 22enne romano che vive ancora con i genitori ma che ha l’ambizione, addirittura, di andare a vivere da solo – ha raccontato la sua vicenda che potrebbe apparire comica se non fosse tragicamente reale. Presentatosi ad un colloquio di lavoro per un posto full time come cameriere in un bar molto rinomato e frequentato del centro di Roma si è sentito proporre questo: “Mi hanno spiegato tutta la storia del bar, tenendo particolarmente al fatto che fossero un locale di lusso. Avrei dovuto lavorare otto ore al giorno, sei giorni su sette. Alla fine del discorso motivazionale su quanto fosse bello quello che mi stessero offrendo, mi hanno comunicato che la paga era di 450 euro al mese” – le parole del ragazzo. Già in passato avevano fatto storcere il naso proposte di stage da 40 ore settimanali a 400 euro al mese ma, in questo caso, si sarebbe trattato di un contratto di assunzione. Il titolare ha spiegato al 22enne che lo stipendio sarebbe andato a crescere passando – udite udite- da 450 euro fino ad un massimo di 900 euro dopo almeno otto mesi. Di fronte al rifiuto del ragazzo, il proprietario si è pure stupito: “Me la stava vendendo come fosse un’occasione d’oro. Non capiva perché non volessi accettare ma io non capisco come si fa anche solo a proporre una cosa del genere”.
Anche negli altri bar e ristoranti in cui ha lavorato fino ad ora le esperienze non sono state edificanti. “Soldi non me ne hanno mai offerti, al massimo 650 euro al mese per un part time.Dopo tre mesi che lavoravo lì come cameriere volevano farmi fare ‘il salto di qualità’, come lo hanno chiamato loro. Mi hanno proposto di lavorare sette giorni su sette fino a settembre, dieci ore al giorno, per mille euro al mese. Ho rifiutato e mi hanno pure preso a parolacce, mi hanno insultato. Io questi contratti da 1600 euro al mese di cui parlano tanto non li ho mai visti in quattro anni che lavoro, e nemmeno i colleghi nella mia stessa situazione“- ha concluso il giovane. Questa storia insegna che esistono sempre due facce della medaglia. Negli scorsi mesi abbiamo sentito tanti ristoratori accusare i giovani di non aver voglia di faticare, Flavio Briatore in primis. La voglia di lavorare non manca. Quella di farsi sfruttare sì. Per fortuna.
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