La caduta dei capelli potrebbe nascondere diverse problematiche psicofisiche, analizziamole insieme nel dettaglio.
Partiamo dal presupposto che i capelli, così come ogni cellula del corpo umano, possiedono un determinato ciclo vitale; di conseguenza, non dobbiamo allarmarci di fronte alla caduta dei capelli, in quanto si tratta semplicemente di una questione di rinnovo della nostra cute. Il problema nasce nel momento in cui la quantità di capelli andata perduta, sembra essere molto più sostanziosa del normale. Facciamo quindi riferimento alla perdita di ciocche e formazione di buchi sul capo.
Spesso e volentieri, il disagio è riconducibile ad una condizione di forte stress emotivo oppure all’assunzione di farmaci particolarmente potenti ed invasivi. In tal caso, è sufficiente interrompere il ciclo di medicinali (chiederne di nuovi, magari meno aggressivi), oppure lavorare sulla propria serenità e salute psicofisica. Tuttavia, esistono delle situazioni in cui la perdita dei capelli deriva invece da un problema ormonale; in tal caso, occorre eseguire una terapia mirata. Approfondiamo insieme l’argomento nel prossimo paragrafo.
Caduta dei capelli: cos’è l’alopecia androgenetica?
Nel momento in cui la caduta di capelli deriva da un problema ormonale, siamo di fronte ad un caso di alopecia androgenetica – disturbo che colpisce le ghiandole endocrine e impedisce pertanto il nutrimento dei follicoli peliferi. Tale patologia ha raggiunto la notorietà mediatica in seguito al famoso pugno di Will Smith ai danni del comico Chris Rock, il quale aveva espresso una battuta infelice sulla calvizie della moglie dell’attore, affetta appunto da alopecia.
I principali sintomi si riassumono nell’assottigliamento progressivo dei capelli, disagio che degenera nella perdita repentina e nel conseguente stato di calvizie. Al giorno d’oggi, è possibile combattere la degenerazione della malattia, seguendo delle terapie mirate prescritte dal dermatologo.
In particolare, generalmente si propone una terapia a base di monoxidil, della durata di circa 3 o 6 mesi in base alla gravità della condizione del paziente. Il dermatologo può inoltre eseguire un’analisi più accurata della cute attraverso un tricogramma (esame microscopico del capello). In ogni caso, di fronte alla perdita sostanziosa di ciocche di capelli, consigliamo vivamente di rivolgersi ad uno specialista.