Il materiale dei nostri scontrini è fatto di carta, almeno così sembra agli occhi di tutti noi, ma nessuno sa forse che va smaltito nell’indifferenziato. Spieghiamo a fondo questa caratteristica dello scontrino e come deve essere gettato correttamente.
Quanti di noi abbiamo accumulati gli scontrini fiscali dopo ogni acquisto. Ci chiediamo allora dove gettare questi scontrini che lasciamo in borsa, in tasca, nelle nostre case, dopo avere effettuato un acquisto? Qual è il corretto modo di smaltirlo?
Il posto giusto
Innanzitutto vi consigliamo di scaricare un’app molto utile che ci aiuta a comprendere meglio come e cosa smaltire quando si tratta dei nostri rifiuti, l’app si chiama JUNKER. La prima cosa da chiarire a proposito degli scontrini è che vi sono diverse categorie ecco il motivo per cui vi sono diversi modi di smaltirli. Gli scontrini che siamo soliti ricevere sono fatti di carta termica che non può essere riciclata. All’interno vi sono delle sostanze chimiche che reagiscono al calore. Quindi il posto giusto dove smaltire questi scontrini è il secco indifferenziato. Ma come facciamo a capire se il nostro scontrino è composto di carta termica non riciclabile? Basta semplicemente riscaldare lo scontrino con un accendino se diventa nero, va gettato nell’indifferenziato. Un esperimento molto semplice che fa chiarezza.
Esiste però un nuovo tipo di carta termica di colore grigio e bluastro, la quale può essere tranquillamente riciclata nella carta, ovviamente fa fede una scritta molto importante a cui prestare attenzione ossia “Riciclabile nella carta”. Precisiamo però che esiste un tipo di scontrino che si può tranquillamente riciclare nel cassonetto della carta ed è quello che è stampato direttamente su carta normale o tramite una stampante oppure un ricevitore di cassa.