Flavia, travolta e uccisa a soli 22 anni. “Era un dono di Dio”, dice il padre

Una giovane strappata alla vita troppo presto per colpa di un uomo in stato di ebbrezza. Ora la famiglia chiede giustizia.

Flavia di Bonaventura aveva 22 anni e tutta una vita davanti. Vita che le è stata strappata da un uomo in stato di ebbrezza. La giovane era un’artista e studiava all’Accademia delle Belle Arti di Roma dove si sarebbe dovuta laureare a breve. Purtroppo tutto le è stato portato via in pochi istanti.

 

La ragazza è stata travolta da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta. La tragedia si è consumata domenica a Roseto degli Abruzzi in provincia di Teramo. Flavia stava rincasando con alcuni amici dopo essere stata ad una festa quando un 34enne li ha travolti. Trasportata d’urgenza in ospedale, la ragazza è deceduta due giorni dopo a causa di un edema cerebrale. L’automobilista che l’ha investita è stato trovato positivo all’alcoltest e, per giunta, la sua automobile non era nemmeno assicurata. Gli è stata ritirata la patente. Il padre il signor Antonio Di Bonaventura, ora esige che venga fatta giustizia: “Mi aspetto giustizia, giustizia vera per mia figlia. Chi è responsabile è giusto che paghi le conseguenze. Non lo dico con astio, non è per vendetta ma è giusto che chi l’ha strappata alla vita si renda almeno conto fino in fondo di ciò che è accaduto“- le parole dell’uomo.

Tutta la comunità di Roseto degli Abruzzi è rimasta profondamente segnata da questa perdita. Ai funerali della 22enne hanno partecipato quasi mille persone. Presente, oltre al sindaco della città abruzzese Mario Nugnes, anche Gianluca Ginoble, membro del trio “Il Volo” che ha intonato tra le lacrime l’Ave Maria. La famiglia, dopo il decesso ha acconsentito alla donazione degli organi che hanno permesso ai medici di salvare altre 4 vite. Era desiderio di Flavia donare: aveva espresso questa sua volontà quando, pochi mesi prima, aveva dovuto rifare i documenti in seguito ad uno scippo. ” Per me era un dono di Dio, come sua sorella Giulia e sua madre Raffaella. Adesso è certamente un angelo di Dio. Una ragazza generosa con tutti, soprattutto molto dotata di sensibilità umana e artistica. Sapeva esprimere il suo carattere bellissimo, libero, aperto e sapeva ricevere in cambio altrettanta positività. In qualche modo mi ha confermato che mia figlia, anche per gli altri, era davvero come l’ho sempre vista io: un angelo” – ha concluso il papà. Durante i funerali è intervenuto anche il sindaco Nugnes che ha richiamato tutti alla necessità di sicurezza sulle strade. Dopo di lui il saluto di Gianluca Ginoble, cantante de “Il Volo” che ha voluto omaggiare la 22enne con l’Ave Maria, mentre al suono delle campane riecheggiate in tutta la città sono stati fatti volare in alto dei palloncini bianchi. Questa tragedia ricalca quella avvenuta qualche tempo fa a Pordenone dove un automobilista di origini bulgare travolse e uccise le due cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso, rispettivamente di 24 e 20 anni. In quel caso le due povere vittime non hanno avuto giustizia: il giudice ha deciso per lo sconto di pena all’automobilista che non si era nemmeno fermato per soccorrere le due ragazze.

 

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