La famosa trasmissione – Reazione a catena – rappresenta un appuntamento fisso per molti telespettatori. Il conduttore conosce le regole del gioco?
Quando parliamo di Reazione a catena, facciamo riferimento ad un programma in cui la conoscenza della lingua italiana rappresenta un requisito fondamentale per i concorrenti che desiderano parteciparvi. Si tratta infatti di una trasmissione che fa dei giochi di parole il suo tema principale, perfetto per stimolare la mente dei telespettatori e per mettere alla prova l’intelligenza e la velocità di ragionamento dei concorrenti in gara.
Nelle ultime edizioni, Reazione a catena ha visto al timone il talentuoso Marco Liorni – noto soprattutto per la sua capacità di coinvolgere i partecipanti e di entrare in empatia con loro. Spesso e volentieri l’abbiamo visto alterarsi per fallimenti facilmente evitabili, così come gioire di fronte alla vittoria dei campioni in carica. A questo proposito, nell’ultima puntata, il conduttore ha bacchettato gli Affiatati per un mal assortimento di parole. Tuttavia, la correzione riportata da Liorni, in realtà gli avrebbe condotti verso un terreno scorretto e vietato dal regolamento del gioco. Vediamo insieme cos’è successo nello specifico.
Chi meglio del conduttore dovrebbe conoscere le regole della propria trasmissione? Essendo un gioco di parole, Reazione a catena presenta un regolamento preciso su ciò che si può e NON si può fare durante la gara. A questo proposito, Marco Liorni sembra avere le idee un po’ confuse.
Lo scorso 18 agosto aveva annullato la frase pronunciata dai campioni, in quanto riteneva che avessero utilizzato la stessa radice della parola da indovinare. Peccato che quindici e sedici non abbiano la stessa radice, bensì il medesimo suffisso. Ora, Liorni ha combinato un’altra gaffe.
La parola da indovinare era maggiorenne, così gli altri due membri degli affiatati hanno formulato la seguente frase: “Chi ha 18 anni” – successivamente, Liorni ha bacchettato i partecipanti in quanto secondo lui avrebbero potuto formulare una frase più corta. Dopodiché ha suggerito: “Chi non è minorenne – forse era più rapida”. Dimenticandosi della famosa regola della radice – fondamentale per la trasmissione di Reazione a catena – se gli Affiatati avessero utilizzato la formulazione suggerita da Liorni, avrebbero perso il punto.
La gaffe non è passata inosservata, tanto che molti fan della trasmissione hanno rimproverato Liorni sostenendo una poca conoscenza della grammatica da parte del conduttore. Insomma, niente sfugge alla gogna mediatica, questa volta indirizzata direttamente al conduttore di Reazione a catena.
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…