Buone notizie in arrivo per le partite Iva: dal 15 settembre si potrà richiedere il bonus di 200 euro, previsto dal decreto Aiuti. Scopriamo nel dettaglio come richiederlo.
Dal 15 settembre sarò possibile, anche per le partite Iva, richiedere il bonus una tantum di 200 euro previsto dal decreto Aiuti. L’indennità è stata approvata dal Governo per far fronte alle difficoltà economiche emerse a causa del caro-vita. Ma scopriamo nel dettaglio come e quando inviare la richiesta.
A breve, anche i lavoratori autonomi con un reddito al di sotto dei 35.000 euro potranno richiedere l’indennità di 200 euro per lenire gli effetti della crisi economica. Il tutto si svolgerà in modalità telematica per le partite Iva iscritte alle Casse previdenziali.
Per il momento manca ancora il via libera da parte della magistratura contabile, sarà quindi possibile procedere solo quando verrà ammesso al visto. Solo in questo caso il testo acquisterà efficacia giuridica, ma non preoccupatevi si tratta di questione di giorni.
Ma andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le ultime novità.
Per ottenere il bonus 200 euro, anche le partite Iva dovranno presentare una domanda all’INPS. Ovviamente, anche in questo caso alcuni specifici casi non potranno beneficiarne.
Il Decreto Aiuti ha confermato che anche i lavoratori autonomi hanno il diritto all’indennità secondo le modalità definite dal Decreto attuativo firmato il 10 agosto e in attesa di approvazione.
Intanto, l’ipotesi ha preso forma all’interno dell’Adepp, l’Associazione che raggruppa gli Enti pensionistici privati, in cui sono associati ben 1,6 milioni di soggetti. Alberto Oliveti ha confermato che, affinché tutti abbiano le stesse opportunità sarà necessario muoversi in maniera coordinata, indipendentemente dalla professione esercitata. Così è stato confermato una sorta di click day che potrebbe partire il 15 settembre.
Anche in questo caso, la domanda dovrà essere mandata in via telematica tramite la piattaforma informatica dell’INPS. I requisiti per ottenere il bonus sono non non aver superato, nel 2021, un reddito di 35.000 euro ed aver effettuato almeno un versamento, totale o parziale a decorrere dal 2020.
Ora non ci resta che aspettare le prossime novità. Voi cosa ne pensate?
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…