La nostra mente ha delle potenzialità straordinarie ma molto spesso riesce anche a sabotarci e le scuse che ci diciamo sono proprio uno di questi strumenti di autosabotaggio.
Mi fa sempre piacere ricevere le vostre email all’indirizzo: salvatore.dimaggio@leggilo.org Sto portando avanti dei percorsi di crescita personale con tanti di voi lettori: è davvero entusiasmante farlo e i risultati sono splendidi.
In questo articolo vedremo come le scuse siano un potente strumento di autosabotaggio ma come sia anche possibile sbarazzarsi di questi veri e propri sabotatori misteriosi.
Attenzione ai sabotatori
Quando facciamo qualcosa consciamente cerchiamo di mettere in campo tutte le nostre risorse per farlo al massimo.
Quando ti impegni in un nuovo lavoro o magari anche in una nuova relazione sentimentale cerchi di fare di tutto perché le cose funzionino in modo ottimale. Questo lo fai a livello conscio. Tuttavia a livello inconscio poni anche in essere delle strategie per autosabotarti. Questo non succede sempre ma in molti casi purtroppo sì. Può sembrare assurdo che tu voglia sabotare inconsciamente quello che stai cercando di fare a livello conscio. Nei percorsi di coaching personalizzato che sto portando avanti con voi lettori molto spesso mi scontro con questo problema ma superarlo è facile. Infatti queste scuse che metti in campo per autosabotarti in realtà sono null’altro che un riflesso di pensieri limitanti che hai di te stesso.
Le scuse limitanti
Se quando eri piccolo i tuoi genitori o magari una figura di riferimento ti hanno detto o anche soltanto ti hanno fatto capire che non vali niente o comunque che vali meno dei tuoi compagni o che nella vita non avresti mai concluso niente di speciale o altre cose di questo genere, questo può generare dentro di te degli effetti estremamente limitanti. Questi effetti limitanti saranno assolutamente inconsci. Tuttavia si manifesteranno nella tua vita di tutti i giorni attraverso delle scuse. Scuse come “quel lavoro è troppo complesso per me” oppure “chissà quante persone ci sono che lo sanno fare meglio di me” o ancora “con la disoccupazione che c’è voi che diano il posto proprio a me” non sono altro che bollicine che affiorano da quel devastante relitto sommerso che è la visione limitante che hai di te stesso.
Analizza le tue scuse: non hanno fondamento
Scoprendo quali sono i pensieri limitanti alla base di queste scuse potrai smettere di dire a te stesso le scuse che ti bloccano e cominciare ad agire in modo sicuramente più dinamico e più costruttivo. Quando ti viene in mente una scusa del tipo “chissà quanti ce ne sono che sono più bravi di me a fare questo lavoro”, analizza in modo razionale questa affermazione e scoprirai che in realtà è soltanto un pensiero vuoto e privo di dati oggettivi e concreti. Progressivamente questo depotenzierà le scuse. Se vuoi sapere come farlo concretamente, fai come i tanti altri lettori che hanno iniziato dei percorsi di crescita personale con me scrivendo all’indirizzo salvatore.dimaggio@leggilo.org