Gli stipendi sono in aumento: vediamo insieme tutti i dettagli del Decreto Aiuti Bis approvato da Mario Draghi.
Il Governo Draghi attende le elezioni previste per il 25 settembre 2022, giorno in cui una nuova coalizione di partiti prenderà il posto di quella attuale sulla base del voto popolare. Nel frattempo, il Premier si sta occupando delle ultime riforme destinate ai cittadini italiani; in particolare, il 1 luglio 2022 è stato confermato il Decreto Aiuti Bis – in vigore fino al 31 dicembre 2022. Per sapere se tali riforme verranno ufficializzate anche nell’anno 2023, dovremo attendere l’azione del nuovo Governo, il quale avrà il potere di confermare i provvedimenti di Mario Draghi oppure decidere di annullarli per aggiungerne di nuovi.
In particolare, nei mesi estivi e autunnali, vedremo un aumento generali di stipendi e pensioni – ovviamente in relazione ad alcune caratteristiche e requisiti necessari. Nel prossimo paragrafo, analizzeremo nel dettaglio gli elementi richiesti dal Decreto Aiuti Bis per poter accedere ai sussidi e alle agevolazioni. Vediamo insieme tutti i dettagli.
L’assegnazione delle agevolazioni ha come base il reddito annuale del cittadino: nello specifico, i redditi inferiori a 9000 euro l’anno vedranno un aumento di circa 8,3 euro al mese lordi; i redditi da 35.000 vedranno un aumento di circa 32,3 euro al mese – per un totale di 226 euro lordi, mentre i redditi di 25.000 euro riceveranno un aumento di 23,1 euro al mese, per un totale di 162 euro lordi.
Per quanto riguarda invece le pensioni, queste ultime verranno rivalutate esclusivamente in relazione a cifra inferiori a 2692 euro lordi al mese. Gli aumenti corrisponderanno a 11 euro per le pensioni minime, 20 per le pensioni da 1000 euro e 40 in riferimento alle pensioni da 2000 euro. Questo investimento corrisponde ad una cifra di circa 1,5 miliardi, per tanto il rilascio delle agevolazioni dipende esclusivamente dalle tempistiche dell’INPS. Oltre a questo, il Decreto Aiuti Bis prevede anche la consegna di un assegno di 200 euro in buste paga, esclusivo per i lavoratori che accumulano un reddito annuale inferiore ai 35.000 euro.
Tali riforme e sussidi sono stati approvati da Mario Draghi e dai governi precedenti, sulla base dell’impegno del Governo in seguito alla crisi economica causata dalla pandemia. Tuttavia, parliamo di provvedimenti che vedranno la loro conclusione ufficiale il 31 dicembre del 2022. Il nuovo Governo avrà il compito di confermare nuovamente il Decreto Aiuti per l’anno 2023.
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