Sanremo, paga la multa con il bancomat: la Polizia gli addebita altri 5 euro di commissione

Oltre all’importo della sanzione, un commerciante sanremese si è trovato a dover pagare cinque euro in più per aver utilizzato il bancomat.

Dal 30 giugno scorso ogni esercente ha l’obbligo di essere munito di Pos per i pagamenti con carte di credito, debito – Bancomat – o carte prepagate. Pena una sanzione di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata. I pagamenti con le carte non dovrebbero comportare un surplus per il cliente sebbene il Pos abbia un costo per i commercianti e ogni transazione comporti una piccola percentuale di perdita. Ma non tutti rispettano questa regola.

ANSA/ Francesca Blasi/archivio

A Sanremo – Imperia – un commerciante si è visto addebitare dalla Polizia di Stato 5 euro in più per aver pagato una multa per divieto di sosta con il bancomat. L’esercente ha denunciato il fatto su Facebook con tanto di foto della ricevuta: “Ricordate le polemiche per la gelateria che chiedeva un supplemento per il pagamento tramite bancomat/pos? Oggi ho pagato direttamente agli agenti della Polizia una multa con il bancomat. Rispetto all’importo della multa, causa pagamento con bancomat, mi hanno applicato una commissione pari a 5 euro. È un mondo meraviglioso”.

L’uomo ha spiegato di aver posteggiato la sua vettura in divieto di sosta per qualche minuto e che, proprio mentre stava andando via con la macchina, sono arrivati gli agenti della Polizia stradale. A nulla è servito cercare di giustificarsi, i poliziotti hanno comunque staccato la multa. Il commerciante, ha dunque deciso di pagare subito anche perché se si aspetta di ricevere la sanzione a casa il prezzo sale. Ha chiesto se era possibile pagare con la carta di debito e si è sentito rispondere che in quel caso si sarebbe trovato da pagare una commissione di 5 euro. Da un lato, quindi, lo Stato promuove i pagamenti elettronici che garantiscono la tracciabilità ma dall’altro lato chi sceglie di pagare in questo modo viene penalizzato. L’uomo, infatti, nel suo post di protesta sui social ha proseguito: “Ma è normale che lo Stato da una parte chieda ai cittadini di ricevere il pagamento con il pos senza addebiti e dall’altra imponga il pagamento di quella che è una tassa?” . Il negoziante ha precisato di aver voluto rendere pubblico quanto gli è successo perché così magari, se la notizia si diffonde, la Polizia di Stato riuscirà a far pagare con il bancomat senza aggiungere il costo delle commissioni.

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