Paola Cortellesi è sicuramente una delle attrici più amate, ma avete mai visto suo marito? Si chiama Riccardo ed è un personaggio molto noto nel mondo del cinema. Scopriamo nel dettaglio di chi si tratta e cosa fa nella vita.
Tra i volti del cinema più amati, troviamo sicuramente quello di Paola Cortellesi. Oltre ad essere una bravissima attrice è anche sceneggiatrice, comica ed imitatrice. Insomma, un’artista a tutto tondo, ma sapete chi è suo marito? Vediamolo insieme.
Il marito di Paola Cortelli non poteva che essere un noto regista e sceneggiatore italiano. Il suo nome è Riccardo Milani, nato a Roma nel 1958. L’uomo ha iniziato la sua carriera affiancando grandi regista del cinema italiano come Mario Monicelli, Nanni Moretti e Daniele Luchetti.
Poi nel 1997 esce il suo primo film, Auguri Professore, poi dopo circa due anni scrive un altro capolavoro ovvero, La guerra degli Antò. Riccardo Milano, oltre ad essere un regista, inizia a farsi notare facendo diversi spot pubblicitari.
Uno dei più famosi è sicuramente quello con Daniele Luttazzi come protagonista per lo spot della Telecom. Poi nel 2002, fa il suo primo debutto in tv con la fiction Il sequestro Soffiantini, seguito poi da La Omicidi.
Insomma, Paola Cortellesi non poteva che stare con un artista di un certo calibro. Ma andiamo a scoprire ulteriori dettagli sulla sua vita.
Paola Cortellesi: ecco chi è il famoso marito
Paola e Riccardo dopo ben 9 anni di fidanzamento decidono di sposarsi. I due celebrano le nozze nel lontano 2011 con un rito civile. La cerimonia è stata fatta dall’amico regista Furio Andreotti.
Poi nel 2013 nasce la loro prima figlia, Laura, in realtà però, Riccardo è già stato spostato e anche altre due figlie avute prima moglie. Paola Cortellesi durante un’intervista ha dichiarato che quella severa della coppia è lei, lui infatti è troppo permissivo nei confronti della figlia.
I due sono sicuramente una delle coppie più longeve del mondo dello spettacolo, spesso i due condividono il set e alcuni momenti di lavoro. Spesso però, per colpa del lavoro che li accomuna non mancano le incomprensioni.
Voi cosa ne pensate?