Avete desiderio di accedere al Bonus Prima Casa voluto dallo Stato: ecco come fare per richiederlo. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Il Bonus Prima Casa si inserisce nella lista di agevolazioni previste dal Governo per poter facilitare, o per lo meno favorire, il tenore di vita dei cittadini italiani. In particolare, quest’ultimo prevede una riduzione dell’imposta di registro e dell’Iva nel caso in cui si acquisti un immobile direttamente presso l’impresa costruttrice. Come sottolinea lo stesso nome, il Bonus Prima Casa può essere richiesto esclusivamente da chi non abbia acquistato immobili precedentemente.
In particolare, i requisiti richiesti dal sussidio si riassumono come segue: il proprietario deve spostare la residenza nello stesso Comune ove l’immobile è ubicato entro 18 mesi dal rogito notarile; non bisogna essere titolari di altri immobili con acquisti agevolati; non bisogna essere proprietari, usufruttuari o titoli di uso o diritto di abitazione, abitazione o nuda proprietà di un’altra abitazione in tutto il territorio italiano.
Infine, tale sussidio prevede la selezione dell’immobile acquistato, considerato come abitazione principale. Tuttavia, esiste una particolare fascia di persone che purtroppo non può accedere al Bonus Prima Casa. Vediamo insieme i dettagli.
La questione è sorta nel momento in cui una coppia di coniugi ha pensato di richiedere il Bonus Prima Casa per poter acquistare un immobile. La risposta a tale richiesta è stata negativa; per quale motivo? Fondamentalmente, il problema principale risiedeva nel fatto che uno dei due coniugi aveva già richiesto il Bonus quando ancora nubile/celibe; oltre a questo, complice del rifiuto è stato il fatto che la coppia avesse deciso di ufficializzare il matrimonio con comunione dei beni.
A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito – attraverso una circolare del 1 agosto 2022 – che due coniugi in comunione dei beni non possono richiedere il Bonus Prima Casa qualora uno dei due ne avesse usufruito prima del matrimonio. “Se si usufruisce dell’agevolazione prima casa prima del matrimonio e il coniuge richiede la suddetta agevolazione su un immobile in comunione legale” – si legge nella circolare – “solo per la propria quota non può essere richiesta dell’altro coniuge una nuova agevolazione, anche se si permuta l’immobile di esclusiva proprietà”. Questo secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate.
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