La caduta del Governo Draghi potrebbe comportare una serie di cambiamenti in riferimento alle varie iniziative, in primis rispetto alle pensioni 2023.
Nel settembre 2022 si terranno le elezioni per votare il nuovo Partito di Governo, in seguito alla crisi avvenuta pochi giorni fa che ha visto la dipartita di Mario Draghi. Il Movimento 5 Stelle ha deciso di non rinnovare la fiducia e inaspettatamente Lega e Forza Italia hanno deciso di seguire la linea di Giuseppe Conte. Pertanto, tra poco più di un mese i cittadini italiani saranno chiamati ad eleggere il nuovo Governo. Cosa comporta questo?
Fondamentalmente, un nuovo Governo potrebbe significare l’inserimento di nuove iniziative e il possibile annullamento di quelle vecchie. Uno degli argomenti tenuti maggiormente a cuore dagli italiani si riassume nella possibilità di andare in pensione: in Italia è possibile accedervi a 67 anni di età, oppure a seguito di determinate agevolazioni sulla base degli anni di contributi versati allo Stato.
Tecnicamente, tali iniziative relative alla pensione anticipata vedranno la loro scadenza il 31 dicembre del 2022; pertanto il nuovo Governo avrà la facoltà di decidere se rinnovarle oppure annullarle definitivamente per aggiungerne di nuove. Quale sarà quindi il destino per i possibili pensionati del 2023? Approfondiamo insieme l’argomento.
Nel 2023 sarà possibile accedere alla pensione anticipata?
Le condizioni relative alla pensione anticipata sono fondamentalmente tre: l’Opzione Donna richiede minimo 58 anni di età e più di 35 anni di contributi; l’APE sociale prevede 63 anni di età con 30-36 anni di contributi; infine, la Quota 102 – che ha sostituito la precedente Quota 100 – richiede minimo 64 anni di età con 38 anni di contributi. Queste sono tutte iniziative inserite nella Legge di Bilancio e la cui scadenza corrisponde al 31 dicembre 2022.
Sarà compito del nuovo Governo rinnovare tali riforme anche per l’anno 2023. Per quanto niente sia ancora sicuro, tecnicamente non esiste motivo per cui il nuovo Partito dovrebbe decidere di annullare le iniziative economiche del precedente Governo Draghi. Del resto, si tratta di riforme concordate con la maggior parte dei partiti; ricordiamo infatti che l’unico Partito rimasto in opposizione era Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni. Tuttavia, solo il tempo ci dirà se nel 2023 i possibili pensionati potranno effettivamente lasciare il mondo del lavoro.