Siamo in piena estate e ci sono tante attività da fare sotto l’ombrellone. Ma questa rimane l’attività migliore! Avete già capito di cosa si tratta?
Ormai siamo in piena estate e molti hanno scelto come meta delle proprie vacanze il mare. Ed allora ci si chiede quale attività si possono fare, rimanendo sotto l’ombrellone?
Chi è un amante del mare, questa è la stagione ideale per recarsi in alcune località marittime, dove ci si può riposare.
Che siamo sdraiati sulla sabbia o sopra ad un lettino, scopriamo cosa è possibile fare sotto l’ombrellone. E ce ne una fra le tante attività che si possono svolgere, che è considerata la migliore.
C’è chi ama viaggiare con la fantasia. E qual è il modo migliore per farlo? Ovviamente leggendo un libro, che sia un romanzo storico, un romanzo rosa, un thriller, un horror… qualunque sia il tuo genere questo è il modo migliore per riposarsi.
Cosa si può fare sotto l’ombrellone?
In molti hanno sul comodino un romanzo che non si ha tempo di leggere. Forse, è arrivato il momento giusto per sapere come va a finire la storia!
C’è anche chi ama dormire: sentire il sole che riscalda la nostra pelle e il rumore delle onde che coccola la nostra mente è un binomio perfetto che concilia il relax.
Invece, chi ha i bambini piccoli, può sempre giocare con la sabbia facendo, ad esempio, dei castelli di sabbia.
Ma fra le tante attività che si possono fare ce ne è una che è considerata la migliore in assoluto: allena la mente, aiuta a concentrarsi per arrivare alla risposta giusta.
Avete capito di cosa stiamo parlando? Ovviamente dei cruciverba. Per alcune persone forse questa rimane una delle attività che fanno soprattutto gli anziani, ma non c’è niente di più falso.
Infatti, fare questa particolare attività, come abbiamo già detto, stimola molto il nostro cervello.
I benefici del cruciverba in ogni caso si possono riassumere in questo modo: aiuta a mantenere attive le nostre abilità di pensiero e di attenzione; aiuta ad affrontare e tenere le fila di un ragionamento; mantiene attiva la memoria; ritarda la demenza cognitiva; pone l’obiettivo di un risultato e conferisce un senso di gratificazione ed arricchisce il nostro vocabolario.