Napoli, 12 anni pugnalata al volto dal fidanzato 16enne. I segni resteranno per sempre

Una dodicenne è stata sfregiata sul volto da una coltellata del fidanzato sedicenne. L’ospedale ci informa delle sue condizioni.

Le forze dell’ordine sono riuscite a fermare il ragazzo di 16 anni accusato di aver sfregiato con una coltellata il volto di una ragazzina di appena 12 anni a Napoli. La sua fuga è durata poche ore: ai carabinieri, che lo hanno fermato, il ragazzo ha detto che si stava per costituire.

Ospedale Pellegrini, Napoli / CasertaWeb

A fare il nome del ragazzo è stata proprio la fidanzata. E’ arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini la notte dell’12 luglio, all’1.30, con una profonda ferita al volto. Una ferita causata verosimilmente con un’arma da taglio, un coltello. L’ospedale ha allertato le forze dell’ordine e poco dopo sono arrivati i carabinieri della Compagnia Centro e della Sezioni di Intervento Operativo. La vicenda è ancora da chiarire nei dettagli ma, intanto, secondo la ragazzina, il fidanzato l’avrebbe aggredita per “motivi di gelosia”.

La ragazza è stata poi trasferita all’ospedale pediatrico Santobono, dove ha subito un intervento chirurgico, e successivamente dimessa con la prima prognosi di un mese. Secondo i medici, la cicatrice sarà almeno in parte permanente. La vittima dovrà, tuttavia, sottoporsi in futuro a nuove visite e, probabilmente, subire interventi di chirurgia plastica nel tentativo di ridurre il danno.

Il giovanissimo ragazzo è stato, intanto, portato in caserma, dove è in queste ore trattenuto per accertamenti. E’ stato rintracciato dai militari della Compagnia Centro, che stanotte sono intervenuti in ospedale a seguito dell’aggressione della minorenne.

Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, interviene sull’accaduto definendo la vicenda un altro esempio di “mascolinità tossica”: “Vedere un ragazzo, di 16 anni, sfregiare la sua ex fidanzatina 12enne per aver osato lasciarlo ferisce e sconvolge commenta la senatrice. Continua il discorso con: Un gesto che dà la misura del danno drammatico che continua a produrre la riproposizione di ruoli maschili stereotipati, frutto di una cultura patriarcale che concepisce le donne come oggetti da possedere, controllare, annientare. E che si ostina a non voler riconoscere l’emancipazione e l’autonomia che è ormai una conquista consolidata delle donne, trasmessa anche alle loro figlie adolescenti”.

“Quanto è successo stanotte a Napoli” esplicita la senatrice Valente “testimonia della necessità di un impegno molto più esteso, approfondito, creativo per coinvolgere i giovani uomini, fin dalla primissima adolescenza, in percorsi che permettano di costruire modelli maschili incentrati sul riconoscimento e il rispetto della libertà femminile. Ma non solo: “Occorre superare ruoli di genere tradizionali che si richiamano a una mascolinità tossica, affinché i ragazzi di oggi, che saranno gli uomini di domani, possano imparare a entrare in contatto con le proprie emozioni, riconoscerle, gestirle, compresa la frustrazione per un no o per la decisione della fidanzata di interrompere una relazione” conclude Valeria Valente.

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