Tra siccità e tensioni socioeconomiche, continua l’allarme anche nei supermercati, ecco quali prodotti costeranno un capitale
Non si fermano le preoccupazioni per il nostro Paese. L’inflazione causata dalle tensioni in Ucraina e dalle conseguenze della pandemia sta tutt’ora subendo un peggioramento dovuto alla situazione di siccità in cui versa il nostro Paese. L’assenza di piogge, infatti, sta causando un problema non da poco per la nostra economia.
L’importanza dell’acqua è un tema che viene affrontato soprattutto quando questa comincia a scarseggiare e l’estate 2022 è caratterizzata da questa condizione che continua a preoccupare. Oltre che per gli allevatori e le industrie la siccità sarà un problema anche per i cittadini: ecco quali prodotti al supermercato costeranno un capitale.
Ecco quali prodotti al supermercato costeranno un capitale
Nonostante i due giorni di piogge che hanno interessato diverse zone dell’Italia, nel nostro Paese continua ad esserci una grave mancanza di acqua per colture, allevamenti e industrie. Il nostro, infatti, è uno dei Paesi europei dove c’è maggior spreco e minor recupero di acqua, con conseguenze importanti anche per la nostra vita quotidiana.
A peggiorare le cose vi sono gli strascichi economico-sociali dovuti al post pandemia e al conflitto in Ucraina scatenato dalla Russia. In maggior pericolo ci sono i cibi di stagione, che vedranno un deciso aumento dei prezzi causata da una preoccupante inflazione.
La crisi delle materie prime, causata in primis dagli aumenti dei costi dell’energia, poi dalla guerra in Ucraina e, ora, dalla grave siccità che sta colpendo tutta Europa, porterà un aumento dei prezzi sconvolgente, oltre ad una sempre maggiore difficoltà nel trovare alcuni prodotti al supermercato.
La mancanza di piogge costanti che permettano alle colture di assumere acqua a sufficienza per la loro crescita sta portando gravi problemi al comparto agricolo del nostro Paese. Una crisi che si sta già riflettendo sui prezzi di molti prodotti al supermercato. Tra questi vi sono la farina, che registra un aumento di prezzo del 20,5%, il burro (+27,7%), la verdura (+13,5%), le uova (+13,6%) e la frutta (+10,9%).
Dunque, sono questi i prodotti che potrebbero sparire (almeno temporaneamente) dagli scaffali dei supermercati a causa dei costi troppo alti. Ad essere maggiormente in pericolo è l’olio, che ha registrato un aumento del suo prezzo di quasi il 70%.