Prima sospesa e infine radiata dall’albo per le sue posizioni sul vaccino anti Covid. Ma la dottoressa Barbara Balanzoni non arretra di un millimetro.
Se per la maggior parte delle categorie di lavoratori il vaccino anti Covid non era obbligatorio, per medici, infermieri e operatori sanitari lo era. In questi due anni i medici che hanno sollevato dubbi o riserve sul farmaco hanno subito conseguenze tra cui la sospensione dall’esercizio della professione – come accaduto a Silvana De Mari – e la radiazione. La dottoressa Barbara Balanzoni fa parte di questa schiera.
Barbara Balanzoni – 47 anni, di origini emiliane – è stata radiata dall’Ordine dei medici di Venezia. In una nota, l’Ordina ha spiegato di aver preso questa decisione in quanto Balanzoni, in più occasioni, avrebbe espresso pubblicamente sui social, in maniera violenta, aggressiva, volgare ed intimidatoria posizioni antivacciniste prive di evidenze scientifiche. Non solo: la 47enne avrebbe manifestato perplessità sulla gestione sanitaria della pandemia, incitando i suoi sostenitori a manifestare a suo sostegno contro l’Odine professionale. La ormai ex dottoressa sarebbe stata radiata anche per avere, dichiarato pubblicamente di continuare ad esercitare la professione medica nonostante l’intervenuta sospensione per mancato adempimento dell’obbligo vaccinale.
Dal canto suo Barbara Balanzoni a chiedere scusa e fare marcia indietro non ci pensa minimamente. Il medico ha spiegato che prima di seguire qualunque Ordine è suo dovere seguire il famoso giuramento di Ippocrate: ” Io rivendico di avere sempre osteggiato la gestione pandemica. Ma non seguo l’Ordine di Venezia solo il giuramento di Ippocrate. E continuerò a seguire questa strada” – le parole della 47enne che ha già annunciato ricorso alla Commissione centrale. Ha altresì spiegato di aver continuato ad esercitare la professione anche dopo la sospensione ma non in ospedale. E, infine, precisa di non essere contraria ai vaccini per partito preso ma di avere perplessità su questi vaccini che, a conti fatti, sono stati creati, sperimentati e approvati in meno di un anno: “Sono stata medico militare, non mi riconosco affatto nella definizione No vax che usano i giornali. Sono stata in missione nelle zone di guerra, in Kosovo e in Afghanistan. Ho fatto vaccini che neanche sapete esistano. D’ora in poi? Continuerò a seguire il giuramento di Ippocrate”.
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