Rimini, rompe la testa della compagna con un mattarello davanti al figlio di 5 mesi

Ennesima tragedia familiare, questa volta a Rimini. Un uomo ha ucciso la compagna a colpi di mattarello davanti al figlio di pochi mesi.

Uomini che uccidono le compagne o le ex per la strada – come accaduto a Vicenza a Lidia Miljkovic – mariti che ammazzano le mogli nel sonno o sotto gli occhi dei figli. Le tragedie all’interno delle famiglie sono purtroppo all’ordine del giorno. Questa volta è accaduto a Bellariva di Rimini dove un uomo di 47 anni ha tolto la vita alla compagna, una ragazza di 33 anni.

ANSA/ANNA De Martino

E’ accaduto intorno alle ore 8.30 di sabato 25 giugno. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa spaventati dalle urla provenienti dall’appartamento in via Rastelli. La 33enne implorava il compagno di fermarsi ma non c’è stato niente da fare: l’uomo armato di mattarello e coltello, ha ammazzato la donna davanti al bambino di 5 mesi. Il 47enne ha prima sfondato il cranio della ex con un mattarello, poi ha infierito con un coltello alla gola e, a operazione conclusa, ha avvolto il corpo della donna in un lenzuolo. Quando i poliziotti sono arrivati, hanno trovato la giovane senza vita in camera da letto

Da quanto emerso la coppia – che si era conosciuta un anno e mezzo fa su un sito di incontri e si era lasciata da poco – avrebbe avuto una lite furiosa per la custodia del figlio che, a quanto sembra, la mamma non lasciava vedere al padre con regolarità. Il 47enne era seguito da tempo dal servizio psichiatrico dell’Ausl. Tuttavia, prima della tragedia, la donna non aveva mai sporto denuncia per violenza né vi erano mai stati interventi da parte delle Forze dell’Ordine nell’abitazione.
Al momento dell’arrivo degli agenti l’uomo – che presentava sul corpo tracce del sangue della vittima – era seduto nella sala da pranzo. E’ quindi stato portato negli uffici della Squadra Mobile per essere sottoposto ad interrogatorio da parte del pubblico ministero. E’accusato di omicidio colposo mentre il bambino è stato preso in custodia dalla Polizia per il momento. Secondo le testimonianze dei vicini che hanno chiamato la Polizia dopo l’omicidio l’uomo è uscito in strada sporco di sangue dicendo: “Il bambino sta bene. Ora lei non potrà più parlargli male di me”.

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