Una punizione dovrebbe educare e non umiliare. Certi professori non la pensano così. Certi giudici nemmeno.
Dall’alto della sua posizione di docente nonché di allenatore di atleti di livello un professore di Educazione Fisica ha pensato bene di dare una lezione ad una bambina delle scuole medie facendola inginocchiare davanti a tutti. I giudici gli hanno dato ragione.
Lui è Giangiacomo Contini, 65 anni, insegnante di educazione fisica e tecnico di atletica leggera. In passato, tra gli altri, ha allenato Fausto Desalu, campione olimpico della staffetta 4×100 ai Giochi di Tokio. Contini è stato accusato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Cinque anni fa, in palestra, durante la sua ora di lezione, fece inginocchiare davanti al resto della classe un’allieva della seconda media di Casalmaggiore, in provincia di Cremona. La bambina si era rifiutata di eseguire un esercizio definendolo “stupido”. Talvolta i ragazzini definiscono stupide le cose che non sanno fare o che hanno paura di fare temendo di fare figuracce davanti ai compagni e di venire, quindi, derisi. Un docente che insegna alle medie queste cose dovrebbe saperle.
La mamma della 12enne denunciò il professore. La ragazzina non parve turbata dalla punizione, da quanto riferito, ma la madre ritenne opportuno in ogni caso dare lei una lezione all’insegnante. I giudici, però, hanno dato ragione al prof:Contini è stato assolto con formula piena, “perché il fatto non sussiste”. Secondo il giudice fu tutto un banale equivoco. Il professore – secondo le testimonianze ascoltate al processo – non fece inginocchiare la bambina per punirla ma la fece mettere nella posizione da ostacolista per insegnarle a fare un esercizio e a non ripetere gli errori tecnici che faceva di solito. “Se fosse passato il messaggio che costituisce un illecito penale richiamare un’alunna per un comportamento ritenuto irrispettoso ci troveremmo di fronte all’impossibilità di educare i ragazzi nel loro percorso di crescita. Il metodo educativo adottato da Contini non ha rilevanza penale e il reato di cui è stato accusato è un reato non configurabile”.- ha dichiarato il legale di Contini. Qualche tempo fa scoppiò una dura polemica in un’altra scuola, una scuola superiore: un prof offese duramente un’alunna per il suo abbigliamento.