Si tratta di una bioplastica resistente che è stata ricavata proprio dagli scarti della vanillina, un ingrediente che si usa molto facilmente in cucina soprattutto per fare degli ottimi dolci.
Un modo molto intelligente proprio per ridurre questi impatti pericolosi per il nostro ambiente e la nostra salute derivati dall’eccessivo uso della plastica. Questa plastica è stata ricavata da una molecola che dà il sapore della vaniglia. Questa incredibile scoperta effettuata dagli scienziati americani permette di creare una biopalstica rivoluzionaria perché riutilizzabile all’infinito
Quell’ ingrediente da cucina fondamentale
Riguarda proprio la molecola che permette di creare quell’aroma alla vaniglia un qualcosa che è fondamentale per chi ama fare i dolci.
La lignina è una biomassa che si trova nelle cellule vegetali, tramite essa si può sintetizzare la vanillina con cui produrre una bioplastica. Insomma i ricercatori hanno fatto in modo che si riuscisse a ricavare un materiale creato dalla vanillina. Questo ingrediente così comune in cucina permette di smaltire le bioplastiche
La grande scoperta è che è possibile riutilizzare all’infinito lo stesso materiale. Si tratta di una scomposizione della vanillina, tramite la luce.
Infatti si tratta di una fotosensibilità del materiale tramite la biomassa della vanillina, tramite una reazione chimica si scompone la bioplastica. Ovviamente per avviare questo processo così importante bisogna tenere conto che utilizzando la luce per attivare questo processo, può avvenire una reazione in un momento scagliato. Come se si stesse mangiando una insalata in un contenitore di plastica e questo comincia a sciogliersi.
Grazie agli studi condotti è emerso che la vanillina reagisce a un tipo particolare di luce. Quindi fondamentale è impiegare delle plastiche di alta qualità da riciclare facilmente. La scoperta è fondamentale e sensazionale, dato che se immaginiamo che dietro quell’ottimo profumo di vaniglia che invade spesso le nostre cucine quando decidiamo di preparare dei dolci, ci può essere davvero una possibilità di risolvere l’immane problema per la salute del nostro pianeta, ossia l’alto consumo di plastica.