Le nuove sottovarianti di Omicron potrebbero far balzare i contagi di Covid anche durante la stagione estiva. Afferma il virologo Pregliasco.
“Serviranno raccomandazioni stringenti“, avverte il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, Fabrizio Pregliasco, per far fronte a un picco Covid anticipato rispetto a quello inizialmente atteso in autunno.
Con le nuove sottovarianti di Omicron è molto probabile un nuovo balzo dei contagi, anche se ci troviamo nella stagione calda. “Temo che a questo punto anche in Italia ci sarà un’altra onda estiva” dice il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano che prevede “circa 100mila infezioni al giorno rilevate” dai bollettini quotidiani, oltre la quota sommersa che come già accade sfugge ai conteggi. Il virologo commenta così il boom di positivi in Portogallo e Germania causato probabilmente dai ceppi BA.4 e BA.5 del virus. Infatti il tasso di infezione da Coronavirus è più che raddoppiato nell’ultima settimana in Germania, dove il ministro della Salute aveva avvertito dell’arrivo di un’ondata estiva di contagi. L’agenzia governativa Robert Koch Institut ha parlato di un tasso di incidenza settimanale di 447,3 contro il 199,9 di una settimana fa. “C’era da aspettarsi l’arrivo di un’ondata estiva”, ha commentato il ministro della Salute Karl Lauterbach.
Solo ieri l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, aveva prospettato un “aumento dei casi di Covid-19 nelle prossime settimane” causato dal “vantaggio di crescita riportato per BA.4 e BA.5”. “Serviranno raccomandazioni stringenti”, avverte Pregliasco, per far fronte a un picco anticipato rispetto a quello inizialmente atteso in autunno. Intanto, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato che oggi il Governo deciderà sull’ipotesi di prorogare l’obbligo di mascherine sui mezzi, negli ospedali e nelle Rsa al 30 settembre. L’Ue “continuerà a lavorare per garantire forniture agli Stati membri. “La circolazione e i dati epidemiologici, in Europa ma anche in Italia, indica che il virus c’è ancora e non dobbiamo abbassare l’attenzione” dice invece Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Anche “dopo il 15 giugno la mascherina deve rimanere sempre con noi per usarla quando, sia al chiuso che all’aperto, ci sono situazioni di affollamento”.