Emergono i primi dettagli di una tragedia consumatosi a Fossalta di Portogruaro, il 26esimo dall’inizio dell’anno.
I cadaveri di Giuseppe Santarosa e di Lorena Puppo , sono stati trovati in un lago di sangue dalla nipote, all’interno dell’abitazione in cui vivevano a Portogruaro. Avevano 55 e 50 anni.
Nuovo femminicidio in Veneto. È successo nel primo pomeriggio in via Roma, nel centro di Fossalta Portogruaro paese di neanche seimila abitanti in provincia di Venezia, al confine con il Friuli Venezia Giulia. I soccorritori del 118 hanno trovato i cadaveri dell’uomo e della donna in un lago di sangue. Secondo le prime ricostruzioni un vigilante, Giuseppe Santarosa, 55 anni, dipendente della San Marco Gas di Portogruaro, avrebbe soffocato con un cuscino la moglie, Lorena Puppo, 50 anni, che lavorava come addetta alle pulizie e poi si sarebbe reciso la giugulare con un taglierino preso nel bagno. Avrebbe fatto qualche passo prima di crollare a terra. Santarosa inoltre – stando alle dichiarazioni della nipote che li avrebbe trovati morti – dopo pranzo l’avrebbe chiamata confessandole il tragico atto:“Vieni a Fossalta, ho fatto un grave sbaglio”, le ha riferito al telefono. In pochi minuti la giovane si è precipitata a casa dello zio, poco distante dalla sua, ma una volta entrata si è trovata dinanzi a una scena orribile: i corpi della coppia ormai senza vita. Lo zio si era tagliato la gola subito dopo aver chiuso la telefonata.
La nipote, maggiorenne, avrebbe parlato anche di una «gelosia ingiustificata» da parte dello zio. Ma marito e moglie, fanno sapere gli inquirenti, non erano pregiudicati e non avevano mai avuto problemi con la giustizia. Giuseppe era sposato da tempo con Lorena: i due non avevano figli ma una cagnolina, Lola, dalla quale non si separavano mai e che era in casa al momento della tragedia. Sul posto i carabinieri di Portogruaro e il medico legale per i primi esami. Il pm di Pordenone, che coordina le indagini, ha disposto l’autopsia. Molti i messaggi di cordoglio per Lorena uno in particolare scritto dalla titolare della sua azienda Rosanna Chiandotto:“Lorena non era solo una dipendente, era un’amica, una donna meravigliosa, tranquilla, riservata, il marito Giuseppe? Per tutti noi era Geppo e anche con lui ci frequentavamo: pranzi, cene, eravamo spesso assieme. Anche lui una bellissima persona, non riesco a trovare una spiegazione di questa tragedia”.
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