Donne in maternità: sai che spetta anche questo beneficio economico?

Non tutti sono a conoscenza della possibilità da parte delle donne in maternità di ottenere alcuni importanti benefici economici. Ecco quali

Essere una donna può rappresentare uno svantaggio, anche in ambito lavorativo, nonostante il Paese di residenza sia l’Italia. È un dato di fatto che le donne, anche in moltissimi Paesi occidentali, debbano affrontare un maggior numero di ostacoli, in ambito quotidiano e lavorativo.

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A maggior ragione, una difficoltà ancora più ampia la devono affrontare quelle donne in maternità che, oltre ai problemi legati al mantenimento dei figli e a tutti i rischi fisiologici che ne comporta, dovranno avere a che fare con ostacoli burocratici legati al mondo del lavoro. tuttavia, esistono delle possibilità che contemplano alcuni importanti benefici economici. Ecco quali.

Ecco i benefici economici per le donne in maternità

Alla luce di quelle che sono le difficoltà oggettive che riguardano le donne in maternità, la legge riconosce alcuni benefici economici con lo scopo di dare loro un maggiore supporto durante il periodo di maggiore interesse. Tra questi, vi sono il congedo di maternità e il diritto a conservare il posto di lavoro.

Secondo quanto riportato nell’articolo 54 del Decreto Legislativo 151/2001, il datore di lavoro non può licenziare un dipendente che aspetta un figlio, fino a quando quest’ultimo non compie 1 anno di vita. Inoltre, le donne incinta hanno diritto anche a dei buoni pasto.

Si tratta di una prestazione economica che sostituisce il servizio mensa da parte del datore di lavoro. attenzione però, i buoni pasto non sono obbligatori e la loro erogazione dipende dai contratti collettivi e da eventuali accordi aziendali. Dunque, se non è espressamente previsto, il datore di lavoro non è tenuto ad erogare buoni pasto.

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Secondo la Cassazione, il diritto da parte delle donne in maternità di ricevere i buoni pasto, nel caso sia indicato nel contratto di lavoro, dipende dall’orario di lavoro, sia nel pubblico che nel privato. Nel caso in cui, infatti, la dipendente usufruisce del permesso di allattamento e lavora almeno 6 ore al giorno, avrà certamente diritto a ricevere il buono pasto dal proprio datore di lavoro.

Nel caso in cui, invece l’orario giornaliero stabilito per la donna in maternità è inferiore alle 6 ore, la dipendente non avrà diritto a questo beneficio economico.

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